Pubblicato il 22/12/2020
CRONACA

È morto il boss di Caltagirone Ciccio La Rocca



La Rocca aveva 82 anni ed era da tempo malato. Era detenuto nel carcere di Bari. Da circa un mese era stato trasferito nel Policlinico del capoluogo pugliese, agli arresti detentivi, per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.


È morto nel Policlinico di Bari lo storico boss Francesco "Ciccio" La Rocca, esponente di spicco di Cosa nostra nel Catanese, guidata dalla “famiglia” Santapaola, legato ai Corleonesi di Totò Riina. Aveva 82 anni ed era da tempo malato. Durante la sua attività criminale avrebbe ospitato anche Bernardo Provenzano in un periodo della latitanza del capomafia palermitano.

Nel mese di aprile scorso La Rocca aveva avuto il beneficio dei domiciliari dal giudice di sorveglianza di Milano, in considerazione dello stato di salute  e dell’emergenza Coronavirus, ed era stato trasferito dal carcere di Opera, dove stava scontando la condanna definitiva all’ergastolo, nella sua abitazione a San Michele di Ganzaria. Il provvedimento fu poi revocato a settembre e il boss fu condotto prima nel reparto medico protetto dell'ospedale Cannizzaro di Catania e quindi trasferito nel carcere di Bari, che ha una struttura clinica interna. Da circa un mese era stato trasferito nel Policlinico del capoluogo pugliese, agli arresti detentivi, per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute.


Il 25 marzo 2016 la casa del boss fu scenario di un episodio controverso: la processione del Venerdì Santo fu deviata, ignorando  il percorso autorizzato dal parroco e dalle istituzioni, per rifare una parte dell’itinerario che era stata omessa, tra cui piazza Monte Carmelo dove è la residenza di La Rocca.


“Quando la processione è arrivata all’altezza della via che sale in questa piazza – raccontò ai nostri microfoni il Procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera -, delle persone sono intervenute, persone dell’entourage di La Rocca, e si sono messe accanto ai portatori della “varetta” e l’hanno fatta salire fino a lassù. Lì l’hanno deposta per circa 30 minuti, è scesa la moglie del La Rocca, è  stata un po’ di tempo davanti al Cristo e sul balcone della sua abitazione c’era uno stendardo rosso. Dopo circa 30 minuti sono scesi e si sono ricongiunti al resto della processione, perché tutti gli altri, la gran parte è rimasta giù, una piccola parte è salita su. E sono rimasti giù all’incirca 50 minuti ad aspettare”.


Una deviazione casuale? “È una mia opinione personale – dichiarò Verzera - che esula dal contenuto delle carte processuali, posso pensare che aver modificato il percorso possa essere stato interpretato in maniera negativa dall’entourage del La Rocca, cioè preso come una sorta di indebolimento, nell’immaginario collettivo, della forza criminale della famiglia stessa. E quindi loro non hanno accettato questa decisione e hanno ristabilito quello che era il percorso degli anni scorsi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Commenta
Il tuo commento verrà pubblicato previa approvazione. Soltanto il nickname sarà visibile a tutti gli utenti.