Pubblicato il 26/11/2020
POLITICA

Caltagirone, Consiglio comunale: sì al rendiconto di gestione del 2019



Nel corso della seduta ricordate le vittime dei femminicidi. Nasce il gruppo “Caltagirone che verrà”.


Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato con 12 sì e 9 astenuti il riconoscimento quale debito fuori bilancio della somma (750mila euro a beneficio di ex dipendenti e imprese che hanno lavorato con la soppressa Ipab) pignorata presso l'istituto bancario Credito Valtellinese e già riscossa e regolarizzata per l’anno 2019 e, con 15 voti favorevoli, 2 astenuti e 5 contrari, il rendiconto di gestione del 2019 con i relativi allegati.


Sul primo provvedimento maggioranza (interventi di Roberto Gravina, presidente della I commissione, di Vincenzo Gozza, Sergio Gruttadauria e Oriella Barresi) e opposizione (Cristina Navarra, Simone Amato, Marco Failla e Piergiorgio Cappello) si sono ritrovate d’accordo nel contestare le procedure e i tempi “troppo lunghi” con cui si è perfezionato l’atto, ma in divergenza sulla valutazione finale: per la maggioranza i ritardi sono riconducibili ai dirigenti e, comunque, il provvedimento costituiva una sorta di inevitabile presa d’atto, mentre per l’opposizione le asserite, gravi manchevolezze registratesi sarebbero imputabili pur sempre all’Amministrazione.


Sull’ok al rendiconto di gestione 2019 posizioni diametralmente opposte: l’opposizione, con Cristina Navarra, Marco Failla, Aldo Lo Bianco, Simone Amato, Piergiorgio Cappello, Vincenzo Di Stefano e Mario Polizzi, ha stigmatizzato “il fallimento su tutti i fronti dell’azione amministrativa, con una situazione drammatica, che vede l’Ente in una condizione di deficit strutturale”; la maggioranza (Sergio Gruttadauria, Aldo Grimaldi, Vincenzo Gozza, Roberto Gravina, Sergio Domenica e Piera Iudica) ha invece evidenziato, in molti interventi, “il lavoro coraggioso dell’esecutivo, con gli evidenti progressi sulla strada del definitivo risanamento finanziario”.


 “Il Comune di Caltagirone prosegue con determinazione sulla strada, proficuamente avviata da questa Amministrazione, verso il totale e definitivo risanamento finanziario”, ha commentato. il sindaco Gino Ioppolo nel suo intervento durante la seduta di ieri sera del Consiglio comunale. “Abbiamo fatto molto tirando fuori l’Ente dalle secche del dissesto – ha aggiunto –, ma dobbiamo continuare a stare attenti alla spesa corrente, che abbiamo ulteriormente ridotto, al contenzioso, per il quale ricostituiremo l’ufficio legale interno, ai debiti fuori bilancio che provengono dal passato, agli effetti delle garanzie prestate molti anni fa come le fidejussioni per il parcheggio Santo Stefano (15 milioni) e per l’impianto sportivo <Pino Bongiorno> (500mila euro), per le quali siamo impegnati a far valere le nostre ragioni. Bisogna inoltre – ha concluso Ioppolo – aumentare la capacità di riscossione dei tributi locali (previste novità a breve) e incrementare ancora la già comprovata capacità del nostro Comune di intercettare risorse dall’esterno (Unione europea, Stato e Regione)”.


In apertura di lavori l’assise ha ricordato, su proposta del presidente Massimo Alparone, le vittime di femminicidio con le parole di Stefania Noce, che fu uccisa a Licodia Eubea dall’ex fidanzato: “Nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, né di una religione”. Si è poi occupata, attraverso le comunicazioni dei consiglieri, di alcune problematiche: il manto stradale deformato in via Burgio e la gestione degli impianti sportivi (Vincenzo Gozza); le modalità di raccolta dei rifiuti specie nelle periferie (Sergio Gruttadauria); l’autorizzazione dei “dehors” (Simone Amato); i nidi comunali con i necessari interventi per la sanificazione e il riscaldamento (Aldo Lo Bianco); le condizioni dei locali della delegazione di Granieri (Mario Polizzi) e il servizio di raccolta della carta (Roberto Gravina).


L’Amministrazione comunale, attraverso gli assessori Luca Distefano e Francesco Caristia, aveva risposto alle sollecitazioni, illustrando “le iniziative già assunte o in programma per risolvere le problematiche lamentate”.

Dopo la fuoriuscita di Marco Failla da “Per la città che vogliamo” (“Non condivido più il percorso politico tracciato dagli altri componenti del gruppo”), costituito il nuovo gruppo consiliare “Caltagirone che verrà” (formato dal capogruppo Vincenzo Di Stefano e da Cristina Navarra, Mario Polizzi e Aldo Lo Bianco). “La nostra – ha anticipato Di Stefano, che ha auspicato che le strade con Failla possano ulteriormente incrociarsi – continuerà ad essere un’opposizione ferma, a volte dura, ma certamente responsabile, costruttiva e propositiva”.

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