Pubblicato il 12/05/2016
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CARA di Mineo: 12 indagati per abuso e turbativa d’asta, tra loro anche i 9 sindaci del Consorzio



Sotto la lente d’ingrandimento l’appalto da quasi 100 milioni di euro, la Procura di Caltagirone guidata da Giuseppe Verzera ha avanzato le ipotesi di reato di abuso d’ufficio, turbativa d’asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente a carico di 12 persone, è quanto si apprende dall’Ansa. Oltre l’ormai noto esperto multitasking Luca Odevaine, l’ex direttore del ConsorzioGiovanni Ferrera e il capo dell’Ufficio tecnico di Vizzini Salvatore Lentini, tra loro anche i 9 sindaci del comprensorio del Calatino, facenti parte del Consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza”.

Anna Aloisi sindaca di Mineo, ex presidente del Consorzio; Marco Sinatra sindaco di Vizzini, ex presidente dell’ assemblea dei sindaci; Nuccio Barbera sindaco di San Cono; Giuseppe Grasso di Castel di Iudica; Cosimo Marotta di Raddusa; Enzo Marchingiglio sindaco di Mirabella Imbaccari; il sindaco di San Michele di Ganzaria Gianluca Petta e quello di Licodia Eubea Giovanni Verga, infine quello di Ramacca Franco Zappalà.

La terza gara d’appalto multi milionaria per l’affidamento triennale dei servizi e delle forniture per la gestione del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo Cara Mineo fu indetta dal direttore Giovanni Ferrera il quale il 24 giugno nominò la commissione, che poi giudicò le proposte pervenute, così composta: presidente, dott. Giovanni Ferrera, componenti l’ arch. Salvatore Lentini e il dott. Luca Odevaine.  La proposta vincente fu quella dell’ Ati Consorzio di cooperative Casa della Solidarietà, capogruppo, cui facevano capo le ditte mandanti: «Senis Hospes scs con sede in Senise, consorzio Sol Calatino scs sede Caltagirone, consorzio di cooperative sociali Sisifo con sede a Palermo, Cascina Global Service srl con sede in Roma, Pizzarotti &c spa con sede in Parma e il comitato provinciale della Croce Rossa Italiana con sede a Catania». Il bando definito nelle carte del Presidente dell’Anticorruzione (ANAC) “finto e blindato“.

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