Pubblicato il 06/11/2020
POLITICA

Covid, i dati di Caltagirone. Da domani test a tappeto per 11 mila docenti, Ata, studenti e genitori delle superiori



“A Caltagirone il virus c’è, non corre, ma cammina lentamente. Dal 5 agosto l’andamento è costante e non registriamo impennate. No  paura, ma attenzione”. Lo afferma il sindaco Gino Ioppolo, nel suo video messaggio alla città, in cui fa il punto della situazione sulla pandemia da Covid.

di Giacomo Belvedere

“A Caltagirone il virus c’è, non corre, ma cammina lentamente. Dal 5 agosto l’andamento è costante e non registriamo impennate”. Lo afferma il sindaco Gino Ioppolo, nel suo video messaggio alla città, in cui fa il punto della situazione della pandemia da Covid.

Certo il Sindaco calatino non si nasconde che nubi minacciose si profilano all’orizzonte:  “Non illudiamoci: il peggio potrebbe essere dietro l’angolo, ma noi ci auguriamo fattivamente che questo non accada. ”.

I DATI - Questi i dati. Crescono ancora i positivi al Covid nella città di Caltagirone. Il 17 ottobre scorso, erano 29 gli attualmente positivi, 27 dei quali a casa e 2 in strutture sanitarie. Dieci giorni dopo, il 26 ottobre, erano 72 le persone attualmente positive (+43), ma nessuno in terapia intensiva: di questi 67 in isolamento domiciliare, 4 in ospedale e 1 in altra struttura.

Alla data odierna gli attualmente positivi sono saliti a sono 110, ma nessuno in terapia intensiva: di questi 102 sono in isolamento domiciliare, 3 in ospedale e 5 in altre strutture.

 Ioppolo annuncia anche uno screening a tappeto nelle scuole: da domani, sabato 7 a lunedì 9, nell’area di protezione civile di viale Cristoforo Colombo, test antigenici rapidi, d’intesa con l’Asp di Catania e il Commissario per il Covid,  su docenti, personale Ata, studenti delle scuole superiori e genitori (circa 11mila persone). Il sistema sarà in drive-in, restando nelle auto e incolonnandosi in attesa del proprio turno. Un'iniziativa lodevole, benché tardiva e senza che sia previsto un sistema di prenotazioni online, in modo da avere accessi scaglionati.


Inoltre non si capisce perché si inizi lo screening dalle superiori, con studenti e docenti attualmente a casa, e a rischio contagio dunque basso. Il tampone a chi non va più a scuola, mentre a chi va ancora a scuola, docenti  e alunni e Ata di scuole dell'infanzia, elementari e medie, che sono a maggior rischio contagio, nessun tampone, non appare proprio un'idea brillante.

IL VIDEO MESSAGGIO

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