Nota “piccata” dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia che afferma di “aver appreso da notizie della stampa dell'adozione di decisioni sulla chiusura delle scuole del II ciclo” e si dichiara fortemente contrario a una decisione che penalizza “gli studenti con disabilità, più deboli e a rischio dispersione scolastica”.
Nota “piccata” dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia che afferma di “aver appreso da notizie della stampa dell'adozione di decisioni sulla chiusura delle scuole del II ciclo” e si dichiara fortemente contrario a una decisione che penalizza “gli studenti con disabilità, più deboli e a rischio dispersione scolastica”. Allo stato attuale risultano in Sicilia 600 studenti positivi al Covid-19, su oltre 700.000 alunni”.
“L'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia – si legge in una nota a firma del Direttore Generale Stefano Suraniti -, avendo appreso da notizie della stampa dell'adozione di decisioni sulla chiusura delle scuole del II ciclo, ha convocato urgentemente per il 23 ottobre il tavolo regionale previsto dal Piano Scuola del 26 giugno e dal DPCM del 18 ottobre 2020, che ne prevede la consultazione”. Un incontro in cui, scrive Suraniti, “non risultava essere presente nessuno della Regione Siciliana, salvo un rappresentante dell'Assessorato all'istruzione che non conosceva i contenuti delle decisioni assunte”.
Al tavolo, a cui hanno partecipato la Consulta degli Studenti, associazione dei genitori rappresentati dal Forags, dirigenti scolastici e Organizzazioni Sindacali, “è emerso quasi all'unanimità che la scuola non poteva essere penalizzata per i mancati interventi sul trasporto pubblico”.
Tra le problematiche emerse durante l’incontro di ieri si è anche sottolineato “il rischio che gli studenti si sarebbero comunque incontrati in domicilio privato, senza che nessuno potesse vigilare sul distanziamento e utilizzo delle mascherine, come invece avviene a scuola”.
“Dalla lettura dell'ordinanza della Regione Siciliana – scrive il direttore USRS - emerge come la sospensione delle attività in presenza per oltre 240.000 studentesse e studenti siciliani della scuola secondaria di II grado è legata esclusivamente a ragioni connesse ai trasporti pubblici”, e di aver, a questo proposito, “acquisito e inviato nel mese di luglio i dati sugli studenti pendolari all'Assessorato ai trasporti, al fine di porre in essere gli interventi di competenza”.
Inoltre, “la decisione di sospendere le attività didattiche in presenza penalizza anche gli studenti con disabilità, più deboli e a rischio dispersione scolastica. Inoltre non permette lo svolgimento delle attività laboratoriali previste soprattutto dai Tecnici e Professionali”.
Pertanto, conclude l’USRS, “in generale risulta essere incisa l'autonomia scolastica e la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche, che già alternavano per il II grado attività in presenza e a distanza. Infine il breve preavviso non consentirà alle istituzioni scolastiche di intervenire tempestivamente e di organizzarsi al fine di rendere fruibile immediatamente per tutti gli studenti la didattica a distanza”.
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