L’odg approvato all’unanimità è stato presentato dai consiglieri d’opposizione – primo firmatario Vincenzo Di Stefano -, e modificato dopo l’unanime ok a un emendamento proposto dai consiglieri di maggioranza, con cui si invocano “il sostegno alla candidatura del Bosco di Santo Pietro a Luogo del Cuore FAI 2020 e la re-istituzione, sia pure con alcuni precisi <paletti>, della Riserva naturale orientata.

Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato all’unanimità dei presenti l’ordine del giorno presentato dai consiglieri d’opposizione – primo firmatario Vincenzo Di Stefano -, così come modificato dopo l’unanime ok a un emendamento proposto dai consiglieri di maggioranza, con cui si invocano “il sostegno alla candidatura del Bosco di Santo Pietro a Luogo del Cuore FAI 2020 e la re-istituzione, sia pure con alcuni precisi <paletti>, della Riserva naturale orientata.

In particolare, l’Odg fa voti “affinché il Comune di Caltagirone, anche in qualità di primo firmatario della Carta dei Comuni Custodi della Macchia mediterranea, aderisca alla campagna I Luoghi del Cuore FAI 2020, promuovendo la partecipazione dei cittadini all’iniziativa attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione e i canali di comunicazione ufficiali e coinvolgendo tutte le istituzioni culturali, ambientalistiche e turistiche del territorio”. Inoltre l’Odg impegna il Comune “ a chiedere nelle sedi competenti e ad ottenere al più presto la re-istituzione della Riserva naturale orientata per preservare in maniera più efficace il patrimonio naturalistico, solo a condizione che venga redatto un regolamento di gestione e venga effettuata una riperimetrazione che permettano la salvaguardia dell’integrità della fauna e della flora insistenti nella macchia mediterranea, senza pregiudizio alcuno per il resto del territorio dedicato alle attività e alle produzioni agricole, oppure, in alternativa, a chiedere la riunione della Riserva di Santo Pietro con la Riserva Sughereta di Niscemi, in quanto entrambe si trovano nello stesso comprensorio naturalistico”.

Sul documento, ampiamente illustrato da Vincenzo Di Stefano (che aveva sottolineato “l’importanza delle iniziative proposte in un’ottica di reale valorizzazione del bosco” e proposto una decisa iniziativa “anche per porre fine alla grave piaga degli incendi”), erano intervenuti pure l’assessore Francesco Caristia e i consiglieri Sergio Gruttadauria, Piera Iudica, Simone Amato, Vincenzo Gozza e Aldo Lo Bianco, sino al raggiungimento di un’intesa sostanziale fra tutti i consiglieri e la stessa Amministrazione attorno alle ragioni della tutela e del rilancio di Santo Pietro e alle azioni da intraprendere a questo scopo.

“Anche il Consiglio – ha commentato a conclusione della seduta il presidente Massimo Alparone – dimostra di avere a cuore le sorti del bosco di Santo Pietro, che costituisce un patrimonio da difendere e valorizzare con particolare attenzione alle prospettive di sviluppo economico ”.

In apertura di seduta, attraverso alcune comunicazioni – di Aldo Lo Bianco “sull’eventuale ripristino del Centro Covid a Caltagirone e sulle gravi criticità che investono l’ospedale”; dello stesso presidente Alparone sugli esiti di un recente incontro con i vertici della sanità regionale e provinciale; di Marco Failla, anche lui sull’eventuale riapertura del Centro Covid; di Aldo Grimaldi, che aveva auspicato maggiori controlli anti-assembramenti, e di Vincenzo di Stefano sulla “querelle” fra l’Amministrazione e l’istituto comprensivo “Vittorino da Feltre – Arcoleo” – l’assise si era occupata di una serie di tematiche. L’assessore Luca Distefano aveva indicato “le tante iniziative promosse dall’Amministrazione per risolvere le problematiche scolastiche e per venire incontro alle legittime esigenze di tutti senza penalizzare alcuno”, dicendosi fiducioso “che il buon senso prevarrà nell’interesse superiore degli studenti”.

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