Pubblicato il 10/10/2020
POLITICA
La RSA Arka

Asp Catania, oltre 100 posti letto per pazienti Covid guariti clinicamente, ma che non possono rientrare a casa perché contagiosi



Convenzionate in provincia due strutture alberghiere e una RSA. Lanza: «Questo aiuterà a decongestionare le strutture ospedaliere e a garantire un profilo assistenziale adeguato ai pazienti».

Sono oltre cento i posti letto per pazienti Covid-19 guariti clinicamente, ma con tampone ancora positivo, che l’Asp di Catania ha individuato sul territorio provinciale. Grazie a questa rete verrà garantita continuità assistenziale a pazienti, dimessi dagli Ospedali, che necessitano di un periodo di quarantena, perché ancora contagiosi, ma che non possono rientrare a domicilio.

I posti letto. Convenzionata anche una RSA

Attualmente sono 18 i posti letto attivi presso il Villaggio “Madonna degli Ulivi” di Viagrande. A questi, dalle ore 12.00 di domani, domenica 11 ottobre, si aggiungono altri 20 posti presso il King House di Fondachello (Mascali).

Ulteriori 14 posti saranno disponibili entro la fine della prossima settimana sempre nella struttura di Viagrande, mentre sono 54 i posti letto individuati presso la RSA Arka di Catania e che saranno attivati nei prossimi giorni.

«Abbiamo immediatamente risposto all’invito dell’Assessorato regionale alla Salute, guidato dall’avv. Ruggero Razza - spiega il dott. Maurizio Lanza, direttore generale dell’Asp di Catania -, aumentando il numero dei posti letto per pazienti Covid presso le strutture alberghiere disponibili e reperendo ulteriori 54 posti letto presso la RSA Arka. Questo aiuterà a fornire una migliore e più efficiente risposta sanitaria, decongestionando le strutture ospedaliere e garantendo un profilo assistenziale adeguato a pazienti che non necessitano più di un ricovero ospedaliero, ma che non possono rientrare a casa. Sulla base dell’andamento epidemiologico siamo pronti ad incrementare questa rete assistenziale rendendo operative ulteriori convenzioni e prevedendo ulteriori posti letto».

Le “strutture collettive di assistenza”. Cosa sono e a cosa servono

Le “strutture collettive di assistenza” per pazienti positivi al Covid-19, guariti clinicamente ma non ancora negativizzati, garantiscono l’isolamento di:

  • pazienti paucisintomatici, senza necessità di ricovero;
  • pazienti appena positivizzati al tampone;
  • pazienti dimessi dagli ospedali in condizioni stabili, ma ancora positivi;
  • pazienti in assenza di tampone per i quali è stata individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena.

L’attivazione di questi servizi presso le strutture di Viagrande e Fondachello fa seguito a specifiche convenzioni con l’Asp di Catania nella cornice delle misure disposte dal Presidente della Regione Siciliana per la gestione e il contenimento dell’emergenza pandemica sul territorio regionale.

La RSA Arka è stata, invece, individuata facendo seguito a una precisa disposizione del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato regionale della Salute rivolta a tutte le Aziende sanitarie regionali, e accogliendo la disponibilità della struttura stessa.

«Ringrazio i titolari delle strutture - aggiunge il direttore amministrativo, dott. Giuseppe Di Bella -, per la disponibilità espressa che ci dà l’opportunità di realizzare il progetto assistenziale di questo tipo di servizio che prevede, oltre l’organizzazione sanitaria, anche l’erogazione dei servizi alberghieri, in modo da rispondere concretamente ai bisogni dei pazienti e aiutare le famiglie».

L’organizzazione assistenziale e operativa

Le equipe che prestano servizio in queste strutture sono composte da medici, infermieri e ausiliari. Gli interventi sono coordinati dal dr. Mario Raspagliesi, infettivologo dell’AO “Cannizzaro”  in comando presso l’Asp di Catania per l’emergenza Covid-19.

«Recuperiamo e mettiamo a frutto, con nuova consapevolezza, la grande esperienza che abbiamo maturato sul campo nella cosiddetta fase 1 - aggiunge il direttore sanitario, dr. Antonino Rapisarda -. In linea con le indicazioni assessoriali stiamo anticipando numerose scelte organizzative. Ai cittadini rinnovo l’appello a seguire le regole per prevenire i contagi. Ricordo sempre di indossare la mascherina, lavare spesso le mani e mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro».

Secondo le convenzioni approvate dall’Asp di Catania, le strutture metteranno a disposizione le camere preventivamente sanificate, dotate di adeguati comfort e provviste di aperture su spazi verdi, che saranno destinate a uso singolo. Sono stati, inoltre, individuati accessi e percorsi separati per garantire i massimi livelli di sicurezza.

La sanificazione delle camere e degli ambienti delle strutture, i servizi alberghieri (ad eccezione di quelli opzionali), la fornitura dei DPI (dispositivi di protezione individuale) alle persone ospitate e al personale operante e tutto ciò che sarà ritenuto utile al fine della tutela della salute dei degenti e del personale a qualunque titolo coinvolto nella gestione della struttura, saranno garantiti dall’Asp di Catania.

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