Alla 39enne ricercatrice, siciliana di Marsala, un badget di 115 milioni di dollari e 200 scienziati da coordinare per realizzare il Superconducting Quantum Materials and Systems Center di Chicago. Nel 2017, le è stato assegnato da Barak Obama il “Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers”, la più alta onorificenza conferita dal governo degli Stati Uniti a giovani ricercatori che si sono segnalati nella scienza e nell'ingegneria.
Un badget di 115 milioni di dollari e un gruppo di 200 scienziati da guidare per la progettazione del super computer quantistico più potente del mondo. C’è un pezzo di Sicilia nel Gotha della scienza mondiale.
È Anna Grassellino, 38 anni, ingegnere elettronico originario di Marsala, la donna scelta dal Governo americano per vincere la sfida: un computer che, grazie a tecnologie superconduttive impiegate, avrà prestazioni oggi inimmaginabili.
Il diploma col massimo dei voti al Liceo scientifico della sua città natale, quindi la laurea in Ingegneria elettronica all’Università di Pisa e il volo oltreoceano, dove ha conseguito il dottorato in Fisica all’Università della Pennsylvania, specializzandosi in tecnologia a radiofrequenza superconduttiva e fisica applicata.
Dal 2012 è al Fermilab (Fermi National Accelerator Laboratory) dell’Università dell’Illinois, prima come ricercatrice, quindi come Scientist, Senior Scientist e vicedirettore della divisione di fisica applicata e tecnologia superconduttiva. Nel 2017, le è stato assegnato da Barak Obama il “Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers”, la più alta onorificenza conferita dal governo degli Stati Uniti a giovani ricercatori che si sono segnalato nella scienza e nell'ingegneria.
Oggi la nuova incredibile sfida.
“Grazie a tutta la famiglia, agli amici
e ai colleghi che hanno contribuito a rendere possibile tutto questo. Siamo
pronti per una nuova incredibile avventura verso la costruzione di computer
quantistici rivoluzionari e sensori quantistici!”, ha commentato la giovane scienziata siciliana su Facebook. Ad majora!
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