La città non si arrende al Covid e si stringe attorno al suo Santo Patrono in una catena di solidarietà, al grido che da secoli risuona nei suoi carruggi e nelle sue piazze: “Viva Diu e Sagnapucu!”.
Ecco il disegno sulla Scala S. Maria del Monte di Caltagirone. È stato allestito ieri notte dal maestro Enzo Ripullo e dalla sua squadra. Il disegno, che appartiene alla collezione dell’ex Azienda autonoma soggiorno e turismo (oggi Unità operativa del Servizio turistico regionale), risale alla fine degli anni ’90 ed è di Angelo Alessi: riprende il quadro di Giuseppe e Francesco Vaccaro sul Patrocinio di S. Giacomo, custodito nella Basilica Cattedrale di Caltagirone.
La scelta del disegno ha un chiaro significato simbolico e religioso. Si innesta nel solco della tradizione che chiede la protezione al Santo Patrono in occasione di eventi calamitosi, quali terremoti, carestie o pestilenze.
Stanotte, alle 21, i circa 3500 “coppi” multicolori, collocati lungo i 142 gradini, verranno accesi dai rappresentanti delle categorie che si sono profuse durante la pandemia, e trasformeranno la Scala in uno sfavillante arazzo unico al mondo.
Anche questa è una scelta di alto valore simbolico: la città non si arrende al Covid e si stringe attorno al suo Santo Patrono in una catena di solidarietà, al grido che da secoli risuona nei suoi carruggi e nelle sue piazze: “Viva Diu e Sagnapucu!”.
Per le note e inevitabili restrizioni legate alla prevenzione del Coronavirus, l'accesso del pubblico non sarà consentito durante tutto il periodo della Luminaria. I 27 accessi pedonali e i 6 accessi carrabili alla Scala saranno appositamente presidiati.
Ma la Scala illuminata sarà un grande evento mediatico e social, con la diretta streaming che darà a tutti la possibilità di apprezzare i diversi momenti di questo spettacolo unico al mondo e la presenza di tante tv (anche Rainews) e testate cartacee e on line che "rilanceranno" fuori dai confini regionali e nazionali le bellezze di Caltagirone e del suo monumento simbolo.
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