Pubblicato il 06/12/2014
POLITICA

CALTAGIRONE, FUMATA BIANCA SUL BILANCIO DOPO DUE FUMATE NERE?



È ancora fumata nera sul bilancio. Martedì 3 dicembre al Consiglio comunale di Caltagirone si attendeva il varo dell’importante provvedimento finanziario ma c’è stato un nuovo rinvio. Fumata nera sul bilancio martedì 3 dicembre al Consiglio comunale di Caltagirone. Si attendeva il varo dell’importante provvedimento finanziario ma c’è stato un nuovo rinvio. Ed è scoppiata immediata la bagarre in aula. La trattazione del bilancio stabilmente riequilibrato 2012 e 2013, già posticipata una prima volta dal 30 novembre al 3 dicembre, è stata infatti nuovamente rinviata a venerdì 6 dicembre, alle 20. La decisione è stata presa a maggioranza, dopo una conferenza dei capigruppo col Sindaco Nicola Bonanno, per discutere delle dimissioni del ragioniere generale Renzo Giarmanà, disertata per protesta dall’opposizione, che chiedeva la discussione in aula. Dopo la riunione, il presidente del Consiglio Luigi Giuliano ha proposto di rimandare il Consiglio comunale a venerdì 6 dicembre per consentire al nuovo ragioniere generale Pino Erba di visionare i documenti relativi al bilancio riequilibrato. Nell’aula consiliare l’atmosfera si è subito surriscaldata, con toni assai accesi. A tratti è prevalso  il caos, con reciproche accuse di violazione del regolamento gridate dagli opposti scranni. Giuliano ha chiesto la votazione immediata, mentre l’opposizione si è richiamata al regolamento, facendo appello all’art. 29 comma 1, che stabilisce che in qualunque momento ogni consigliere può presentare una mozione d’ordine, che consiste in un richiamo verbale volto ad ottenere che nel modo di presentare, discutere e approvare una deliberazione, siano osservati la legge, il regolamento e l’ordine del giorno. «Lei signor Presidente si sta assumendo una responsabilità che avrebbe dovuto prendersi il capo gruppo della maggioranza che dimostra per l’ennesima volta di essere vigliacca», è stata l’accusa mossa dal consigliere dell’opposizione Fabio Roccuzzo. Già prima del Consiglio, Sel calatina aveva chiesto apertamente le dimissioni del Sindaco. Alla chiusura del consiglio comunale, alcuni  militanti di Rifondazione Comunista hanno appoggiato sugli scranni dei consiglieri della maggioranza e del primo cittadino, Nicola Bonanno, un volantino con scritto “Bonanno dimettiti”.  

Nel video le prime interviste a caldo. Abbiamo cercato di avere anche le dichiarazioni dei consiglieri favorevoli a rinviare il consiglio ma si sono immediatamente volatilizzati senza consentirci di raccogliere una dichiarazione.

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bonanno dimettiti2IL SINDACO: «CONSEGNERÒ GLI ATTI ALLA PROCURA» –  La polemica è continuata il giorno dopo il consiglio nelle dichiarazioni del Sindaco sul sito del comune o postate online nei blog e social personali dei consiglieri. «La Giunta municipale – ha dichiarato in una nota ufficiale il sindaco Bonanno non senza una punta di polemica – ha preso atto con delibera delle dimissioni del ragioniere generale ad interim Renzo Giarmanà, presentate la mattina di lunedì 2 dicembre, cioè poco prima che la stessa Giunta approvasse lo schema di bilancio. L’Amministrazione ha poi deciso di inviare  gli atti, dal referto dei revisori alla nota del dott. Giarmanà, alla Procura della Repubblica di Caltagirone per le valutazioni del caso. E nei prossimi giorni, acquisite le controdeduzioni dei dirigenti chiamati in causa dalle suddette comunicazioni, sarò io stesso a consegnarli ai magistrati».

Dopo le dimissioni del ragioniere generale ad interim, il comandante della polizia municipale Giarmanà, il sindaco Bonanno ha deciso di conferire l’incarico di dirigente dell’ufficio ragioneria a un “esterno”, nella persona del dottore commercialista Pino Erba.  La nomina è giustificata, secondo il sindaco di Caltagirone, dal fatto che «l’ente non dispone di competenze professionali ad hoc, ragion per cui, in assenza di un ragioniere generale di ruolo, abbiamo dovuto ricorrere a unità interne che non possiedono competenze specifiche e, adesso, a un incarico esterno». È questa la ragione, e non altre, secondo il primo cittadino, della richiesta di rinvio della seduta consiliare del 3 dicembre per «consentire al nuovo ragioniere generale di prendere visione del già sussistente schema di bilancio e di verificare se e come apportare eventuali modifiche ad esso e all’allegata relazione». Bonanno assicura che tale passaggio sarà effettuato «con la massima sollecitudine possibile per permettere all’assise di disporre di tutta la documentazione entro venerdì 6 dicembre».

bonanno dimettiti1DE PASQUALE: «LA NOTA DEI REVISORI È UN’AGGRESSIONE TENDENZIOSA AI DIRIGENTI DEL COMUNE» – «Penso che le ultime dimissioni  del Ragioniere Generale diano contezza di come ancora ad oggi nessuno voglia assumersi le responsabilità legate al proprio ruolo». Così scrive nel suo blog Settimo De Pasquale, del gruppo “Progetto Caltagirone» che sostiene il Sindaco. De Pasquale accusa i Revisori dei Conti di aver perso il loro ruolo di terzietà. I loro rilievi, secondo De Pasquale, «sono confutabili, tendenziosi, sconfinano nella valutazione soggettiva e politica, costituiscono un’aggressione ai dirigenti del Comune di Caltagirone, che  hanno tutti operato con scrupolo e diligenza, in un momento che vede il forte taglio e ritardo dei trasferimenti agli Enti locali». La nota dei Revisori invece, secondo De Pasquale,  non toccherebbe le responsabilità dell’amministrazione, in quanto «le questioni gestionali  e quindi la redazione dei bilanci, sono in capo ai dirigenti e non al Sindaco o al Consiglio Comunale, che in questo caso trattandosi di bilancio stabilmente riequilibrato, non possono incidere granché in termini di indirizzo politico». Successivamente De Pasquale ha rettificato in parte sempre su Fb quanto scritto prima: «Non c’è alcun dubbio che io li ritenga [i revisori] professionalmente preparati e che ritenga che qualsiasi loro intervento è stato e debba continuare ad essere terzo e privo di interferenze. Le mie erano considerazioni prettamente politiche, nelle circostanze del momento, dal mio punto di vista, nell’espletamento del ruolo, formulate anche per animare il dibattito, per stimolare il chiarimento e le controdeduzioni. Ovviamente ciò che penso io può essere confutabile ed oggetto di confronto».

bonanno dmettitiROCCUZZO: «CHI ACCUSA I REVISORI HA UNA MALSANA IDEA DELLE ISTITUZIONI»  – Di tutt’altro avviso l’opposizione, secondo cui le ragioni di questo ennesimo rinvio sarebbero pretestuose e costituirebbero un ulteriore vulnus al ruolo del Consiglio comunale, che non sarebbe stato tutelato dal Presidente Luigi Giuliano. «Ci sono molti modi per cercare di mascherare le inadempienze contabili di una amministrazione» dichiara Fabio Roccuzzo. «Una è rievocare il dissesto come il male di tutti i mali nonostante le lancette dell’orologio del dissesto si siano fermate al 31 dicembre 2011, l’altra è ritenere scorretto il comportamento del collegio dei revisori dei conti perché non appiattito sugli auspici di chi è chiamato a governare la città». Per l’esponente dell’opposizione, «entrambe le motivazioni sono disdicevoli e prive di fondamento, ma la seconda porta con se una certa malsana idea delle istituzioni che rischia di pregiudicarle in via definitiva». «Venerdì forse vedremo le carte, – conclude Roccuzzo – quelle del bilancio naturalmente, e su quelle carte porranno gli occhi molti altri, occhi chiamati a giudicare e valutare. Io spero che anche la città vorrà vedere, vorrà capire, vorrà giudicare».

LIROSI: «HO PRESO LE DISTANZE DA UN CAPITANO DI bonanno dimettiti4VASCELLO INCAPACE, UFFICIALI SENZA MORDENTE E UNA CIURMA SGANGHERATA» – Assai critico con l’amministrazione è il consigliere Andrea Lirosi, che pure faceva parte dello schieramento che portò il Sindaco alla vittoria. «Ho umiltà a sufficienza per riconoscere un errore! Perseverare è diabolico…errare è umano». Così Lirosi risponde in un serrato botta e risposta su Fb al consigliere De Pasquale, che l’aveva accusato di “fare terrorismo psicologico” e di “abbandonare la nave”. «Da mesi oramai – chiarisce Lirosi – ho preso le distanze da un capitano di vascello incapace, ufficiali senza mordente e una ciurma sgangherata!». «La giunta – è l’accusa politica mossa da Lirosi – non è in grado di deliberare sul bilancio e richiede l’intervento provvidenziale dei ministeri competenti forse perché nemmeno la stessa crede nella bontà di quello che è scritto sul bilancio medesimo». Il rischio è quello di prendere la «la spinosa strada del danno erariale». Secondo il consigliere cominale, le dimissioni del dott. Giarmanà suggerirebbero  che c’è «forse qualcosa di poco trasparente» e si  imporrebbe «una più attenta analisi della materia finanziaria», mentre invece si registra «l’eccessiva faciloneria con la quale in consiglio si trattano gli argomenti della materia finanziario-contabile», sicché  «si rischia di votare qualcosa solo per la fretta di votarla». «Questo in un paese civile e democratico si definisce colpo di stato»: è il lapidario giudizio che ci ha rilasciato LIrosi a commento di questi giorni.

Intanto la mattina del 5 dicembre, si è riunita la 1 Commissione consiliare, per discutere sul referto del Collegio dei Revisori dei Conti del 28.11.2013, ma non si è raggiunto il numero legale. «Ritengo sarebbe stato importante che i Colleghi ascoltassero ciò che avevano da esporre i Revisori ai quali è stata vietata parola in consiglio comunale dal Presidente in data 03.12.2013. Ricordiamoci che quest’organo risulta essere di controllo a tutela dell’intero consiglio comunale», è stato il commento della Presidente della 1 Commissione Elisa Privitera.

La storia infinita del bilancio continua. Oggi dopo due fumate nere ci sarà fumata bianca?

Giusi Scollo  Giacomo Belvedere – Giuliana Buzzone

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