Pubblicato il 14/06/2020
SOCIETÀ

Covid-19, App Immuni: da domani attiva in tutta Italia



Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni, basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy, mira ad avvertire gli utenti quando sono stati esposti a un utente potenzialmente contagioso. Il sistema non utilizza dati di geolocalizzazione. Secondo gli ultimi dati disponibili forniti dal ministero dell'Innovazione, è stata scaricata da 2,2 milioni di persone.

Dopo un periodo di prova, in cui l’app Immuni è stata attiva solo in 4 regioni (Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria), da domani, lunedì 15 giugno, sarà utilizzabile in tutta Italia. Secondo gli ultimi dati disponibili forniti dal ministero dell'Innovazione, è stata scaricata da 2,2 milioni di persone.

 “La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati”, ha assicurato il premier Giuseppe Conte. “Siamo orgogliosi - ha aggiunto - siamo stati tra i primi in Europa, se non addirittura i primi nel mondo occidentale ad avere raggiunto il risultato dell'App Immuni che ha superato il vaglio molto severo degli istituti internazionali più rigorosi e accreditati”.

COME FUNZIONA - Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni mira ad avvertire gli utenti quando sono stati esposti a un utente potenzialmente contagioso. Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. L'app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato identificativo dell'utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati. Immuni funziona anche se il cellulare è in modalità aereo. L'importante è mantenere il Bluetooth attivo. In questo modo, Immuni continuerà a funzionare come previsto.

Il codice Bluetooth Low Energy trasmesso dall'app è generato in maniera casuale e non contiene alcuna informazione riguardo al tuo smartphone, né su di te. Inoltre, questo codice cambia svariate volte ogni ora, per tutelare ancora meglio la tua privacy. I dati salvati sullo smartphone sono cifrati. Le connessioni tra l'app e il server sono cifrate. Tutti i dati, siano essi salvati sul dispositivo o sul server, saranno cancellati non appena non saranno più necessari e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020. È il Ministero della Salute il soggetto che raccoglie i tuoi dati. I dati verranno usati solo per contenere l'epidemia del COVID-19 o per la ricerca scientifica. I dati sono salvati su server in Italia e gestiti da soggetti pubblici.

COME SEGNALA I CONTATTI A RISCHIO - A chi si è trovato a stretto contatto con un utente risultato positivo al virus del Covid-19, l’app invia una notifica che lo avverte del potenziale rischio di essere stato contagiato. Grazie all’uso della tecnologia Bluetooth Low Energy, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità o la posizione dell’utente. In quel caso, all'interno dell'app si troveranno indicazioni dettagliate sul da farsi. Per esempio, l'app consiglierà di mettersi in contatto con il proprio medico di medicina generale.

Ovviamente l’utente positivo deve aver caricato le sue chiavi crittografiche sul server di Immuni per consentire di avvertire gli utenti a cui è stato esposto. Nel caso in cui un utente risulti positivo al virus e voglia caricare sul server di Immuni le chiavi crittografiche associate al suo dispositivo, dovrà dettare il codice OTP che trova nell'apposita sezione dell'app all’operatore sanitario che gli ha comunicato l’esito del tampone. Il codice verrà validato e l’utente potrà quindi procedere al caricamento. Il codice OTP viene utilizzato soltanto in caso di positività al virus.

L’app considera un’esposizione a rischio se si è stati a una distanza inferiore ai 2 metri per un tempo superiore ai 15 minuti con una persona positiva al Covid. Attualmente, l'app rileva solo i contatti con altri utenti di Immuni. Non rileva contatti con gli utenti delle app per le notifiche di esposizione di altri Paesi.

COME SI SCARICA - Immuni usa la tecnologia per le notifiche di esposizione messa a disposizione da Apple e Google. Questa tecnologia determina i requisiti di sistema per scaricare e usare Immuni, e non è compatibile con versioni precedenti di iOS, Android e Google Play Services.

Immuni funziona con iPhone con iOS versione 13.5 o superiore. Aggiorna iOS all’ultima versione disponibile prima di effettuare il download di Immuni. I modelli di iPhone che supportano iOS 13.5 sono i seguenti: 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (2nd generation), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Plus, SE (1st generation).

Funziona inoltre con Smartphone con Bluetooth Low Energy, Android versione 6 (Marshmallow, API 23) o superiore e Google Play Services versione 20.18.13 o superiore (tutti e tre i requisiti sono necessari per usare Immuni). Occorre aggiornare Android e Google Play Services all’ultima versione disponibile prima di effettuare il download di Immuni.

Si sta lavorando per permettere di scaricare Immuni anche da AppGallery al più presto. Questo consentirà agli utenti di alcuni altri modelli di smartphone Huawei di usare Immuni.


“I 2 milioni e 200mila italiani che l'hanno già scaricata -  ha detto giorni fa il Commissario per l'Emergenza, Domenico Arcuri - lo hanno fatto spontaneamente. Da lunedì ci sarà una massiccia campagna di comunicazione. Voglio ribadire che è anonima e resterà tale fino alla fine del suo uso e che è una componente fondamentale nella strategia del contenimento della pandemia nel proprio Paese.  Abbiamo voluto e dovuto ottemperare alle esigenze di privacy e abbiamo impiegato il minimo del tempo”.

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