Pubblicato il 02/05/2020
RELIGIONE / DIOCESI

Covid-19, Diocesi di Caltagirone: ecco le disposizioni del vescovo per i funerali



Si potrà celebrare con un max di 15 persone che, in attesa che le singole parrocchie si forniscano di termometri con termoscanner, dovranno autocertificare di non avere una temperatura oltre i 37,5°C e di non trovarsi in quarantena o in isolamento domiciliare: Le chiese dovranno essere regolarmente sanificate e la comunione verrà portata dal celebrante ai fedeli, dopo che si sarà igienizzato le mani e messo la mascherina.


Il Vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, ha emesso un decreto che disciplina la celebrazione delle esequie nella cosiddetta Fase 2. Il decreto alle nuove disposizioni del governo che stabiliscono che da lunedì 4 maggio: «Sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».

Vediamo, in dettaglio, le disposizioni di mons. Peri.


- I funerali vanno celebrati ordinariamente in chiesa. Una prescrizione che rappresenta uno "strappo" rispetto al decreto di Palazzo Chigi, dove si dice che le cerimonie funebri devono svolgersi preferibilmente all'aperto. Due avverbi che faranno discutere.   

- Al momento della comunicazione del decesso, a un parente sarà consegnato il foglio informativo predisposto per la comunicazione degli adempimenti in capo alla famiglia del defunto, chiedendogli di redigere l’elenco delle persone (non oltre quindici) che parteciperanno alla celebrazione e di riconsegnarlo al parroco, allegando copia di documento di riconoscimento, in tempo congruo a poter predisporre i segna posto sui banchi.


- In attesa che le singole parrocchie si forniscano di termometri con termoscanner, i partecipanti alla celebrazione forniranno per iscritto un’autocertificazione ove dichiarano di non avere una temperatura oltre i 37,5°C, di non essere attualmente sottoposto alla misura della quarantena o dell’isolamento domiciliare fiduciario con sorveglianza sanitaria, di non avere avuto sintomi influenzali e di non essere stato a contatto con persone positive al Covid-19 nei giorni precedenti.

- I parroci provvederanno a mettere sui banchi dei segnaposto, in modo da facilitare la distanza sanitaria prevista.

- Per la distribuzione dell’Eucarestia, non si fa la processione all’altare: il celebrante, dopo aver igienizzato le proprie mani, indosserà la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca; si recherà, quindi, presso i singoli fedeli, avendo cura di offrire l’ostia porgendola sulle mani, senza venire a contatto fisico con esse.


- I fedeli potranno entrare in chiesa e uscire, mantenendo la debita distanza, senza affollarsi per fare le condoglianze.

- La chiesa dovrà essere igienizzata regolarmente, mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica.


“Colgo l’occasione – conclude il vescovo - per esprimere la mia gratitudine a ciascuno di voi per l’impegno e la dedizione con la quale accompagnate la nostra gente in questo tempo di prova. La Vergine Maria, San Giacomo e tutti i nostri Santi Patroni ci ottengano di godere presto di un tempo di salute e di serenità”.

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