Pubblicato il 27/04/2020
RELIGIONE / DIOCESI

Palagonia, ci ha lasciato Padre Giuseppe Calanducci



In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, dopo la benedizione e le esequie nella forma oggi consentita, la salma sarà tumulata nel Cimitero di Palagonia. Dopo il 4 maggio probabilmente sarà celebrato il funerale.

Ieri sera, l’improvvisa dipartita di don Giuseppe Calanducci ha colto di sorpresa tutti, in un tempo così difficile e inaspettato, e ha profondamente scosso il cuore dei molti che lo conoscevano sia come uomo buono, mite e sereno sia come sacerdote zelante, con un grande spirito di servizio. Personalità rispettosa e mite, capace di condividere opinioni e stringere legami umani e spirituali. Rispettato e apprezzato per la sua discrezione e la sua disponibilità, si caratterizzava per la sua cordialità e per quel pizzico di ironia che mai guasta quando è moderata e opportuna. Vantava legami di amicizia sia tra il clero diocesano sia nella sua Palagonia, dove la sua salma troverà degna sepoltura.

Nato il 30/01/1944 a Palagonia, da Antonino e Cinà Natalina, è ordinato presbitero il 2/08/1969 da mons. Canzonieri Carmelo. Inizia il suo ministe-ro pastorale nelle parrocchie di Palagonia. L’8/06/1971 si licenzia in teologia presso Facoltà Teologica S. Luigi di Napoli. L’1/04/1974 è nominato parroco di S. Maria del Rosario di Giumarra e di S. Francesco d’Assisi di Franchetto. Il 5/07/1985 viene trasferito come amministratore parrocchiale alla Madon-na di Trapani di Palagonia dove, l’1/12/1985, diviene parroco fino al 26/09/1994 quando viene nominato amministratore parrocchiale di S. Maria delle Grazie in Castel di Iudica. Il 29/11/1994 è nominato amministrato-re parrocchiale della Madonna di Trapani in Palagonia e l’8/10/1997 ammi-nistratore parrocchiale di S. Benedetto in Militello. Il 15/02/1998 ricopre la carica di amministratore parrocchiale presso l’ Immacolata Concezione e il 23/09/1998 presso la Matrice di Palagonia fino all’1/10/1998 data, quest’ultima, in cui è nominato assistente religioso all’ospedale di Militello. L’8/01/2006 ricopre l’incarico di vicario parrocchiale delle parrocchie di Ramacca. Il 31/01/2007 è ancora nominato vicario parrocchiale della Ma-donna di Trapani di Palagonia e il 24/10/2015 amministratore parrocchiale dell’ Immacolata Concezione di Palagonia. Attualmente ricopriva l’incarico di Vicario Parrocchiale delle Parrocchie Spirito Santo e Matrice di Grammichele.

Il Vicario Generale, don Gianni Zavattieri sentito il Vescovo, ricorda che “in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, dopo la benedizione e le esequie nella forma oggi consentita, la salma sarà tumulata nel Cimitero di Palagonia. Dopo il 4 maggio p.v. probabilmente sarà celebrato il funerale, perché si possa rendergli l'omaggio doveroso di chi, avendolo conosciuto e apprezzato in vita, possa manifestare la gratitudine della intera Comunità nel consegnarlo alla eterna celebrazione della Vita che non ha fine. Il Signore, che lo ha scelto in vita come ministro della sua Chiesa lo ricompensi e lo accolga nella gloria del cielo”.

Il vescovo mons. Calogero Peri, raggiunto in ospedale dalla notizia, così commenta il fatto: “La morte di padre Giuseppe Calanducci ci ha colti un po’ tutti di sorpresa. Le sue discrete condizioni di salute, ed anche la sua atten-zione nel custodirsi, non ci facevano pensare ad una fine così vicina. Poi que-sto tempo di quarantena, che a causa della pandemia del coronavirus ci ha tenuti tutti a casa, è stata la causa della morte silenziosa e solitaria di questo nostro presbitero. E questo ci addolora e ci interroga ancora una volta. Tutti abbiamo conosciuto e sperimentato quanto fosse grande la sua l’umanità, la sua semplicità, la sua riservatezza, la sua umiltà, ma anche la sua discreta e costante disponibilità verso tutti. Accanto, però, al dolore per la sua morte, per il distacco, non possiamo e non vogliamo mai dimenticare quella prospettiva di fede pasquale e di speranza che, come cristiani dobbiamo avere e coltivare anche di fronte alla morte. E se ci rattrista l’esperienza della morte ci consoli la speranza che la nostra vita non è tolta ma trasformata e che preziosa agli occhi di Dio è la morte dei suoi fedeli. Ci consoli la certezza che la nostra tom-ba, come quella di Cristo, sarà anch’essa svuotata della morte per essere ugualmente grembo di vita nuova e di resurrezione. Grazie p. Giuseppe per quello che sei stato e ci hai donato e che il tuo esempio ci guidi. Adesso dal cielo, dove con la nostra preghiera ti accompagniamo, che la tua intercessione presso il Padre ci sostenga nel nostro pellegrinaggio terreno”.

Grande cordoglio è stato manifestato dalle comunità parrocchiali di S. Michele Arcangelo e dello Spirito Santo in Grammichele dove padre Giuseppe, in questi ultimi anni, svolgeva il suo servizio di vicario parrocchiale accanto al parroco don Salvo Luca.

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