“Volevamo affrontare il tema con leggerezza – dicono i ragazzi della 3BL del "Secusio" di Caltagirone -, ma senza essere superficiali. In questi giorni di isolamento forzato abbiamo riflettuto: in fondo è proprio nel rispetto delle regole e delle restrizioni che sta la felicità, perché in tal modo salvaguardiamo la nostra vita e quella degli altri. Stiamo a casa e ce la faremo”. È questo il messaggio che hanno voluto lanciare in un video ai loro coetanei e non solo.

di Giacomo Belvedere

Si può essere felici al tempo del Corona? La domanda può apparire fuor di luogo e persino irriverente in queste ore drammatiche per l’Italia intera. Eppure, per  i ragazzi del Liceo “Secusio” di Caltagirone, nonostante tutto, si può e si deve dare una risposta affermativa. Non per negare la tragicità degli eventi presenti, ma per non rinunciare alla propria umanità.

“Felicità ai tempi del Corona”: è il video che, su imput dei prof, gli alunni della 3 B Linguistico del “Secusio” hanno realizzato, prendendo spunto della famosa canzone di Albano e Romina. “Volevamo affrontare il tema con leggerezza – dicono -, ma senza essere superficiali. In questi giorni di isolamento forzato abbiamo riflettuto: in fondo è proprio nel rispetto delle regole e delle restrizioni che sta la felicità, perché in tal modo salvaguardiamo la nostra vita e quella degli altri. Stiamo a casa e ce la faremo”. È questo il messaggio che hanno voluto lanciare ai loro coetanei e non solo.

Ma non si rischia, cantando, di venir meno al rispetto per le tante vittime che piangiamo in questi giorni? Non sarebbe meglio, come ha suggerito Beppe Fiorello, mantenere il silenzio, senza vergognarsi di dimostrare la propria paura ed evitando di alleggerire, cantando sui balconi e riducendo tutto a tarallucci e vino?

I ragazzi non intendono affatto entrare nella polemica: “Rispettiamo e comprendiamo l’opinione di Bebbe Fiorello e di chi la pensa come lui - rispondono. E siamo vicini al dolore di chi ha perso i suoi cari. Ma riteniamo che, se ci lasciamo andare alla depressione - o peggio – alla disperazione, l’ossessione del morbo prenderà il sopravvento e il Coronavirus avrà vinto due volte”. Rispetto dei morti, dunque, e rispetto delle regole, ma senza perdere la voglia di vita.

“In questi giorni stiamo studiando il Decameron – aggiungono -: Boccaccio ci insegna che i 10 giovani, che si incontrano per narrare le 100 novelle, non ignorarono certo il dramma della peste: ma salvarono la loro umanità con l’arte e la letteratura”.

Ne è venuto un video fresco, ma rigoroso. C’è da aggiungere che, ovviamente, non c’è stata la possibilità di provare tutti assieme in un luogo fisico, ma tutti hanno lavorato da remoto, distanti ma uniti, ciascuno a casa sua, tranne due sorelle gemelle che ovviamente abitano nella medesima casa. Eppure il prodotto finale è un’opera collettiva ben armonizzata. E questo non è l’ultimo merito di questo video.

“Le difficoltà si vincono – commenta la Dirigente Scolastica del Liceo “Secusio” Concetta Mancuso – e i limiti possono servire da sprone, piuttosto che da ostacolo. Basta volerlo. Il Secusio non si è fermato e la didattica prosegue a distanza, grazie all’inventiva e ala passione dei docenti. Un plauso speciale va ai ragazzi e ai docenti della 3BL che hanno realizzato il video: dimostrano lo spirito giusto con cui va affrontata l’emergenza Coronavirus”. 

FELICITÀ AI TEMPI DEL CORONA - IL VIDEO

I ragazzi della 3 BL del “Secusio” dal 15 marzo al 23 marzo avrebbero dovuto partecipare a Cinigiano (Grosseto) a una  residenza artistica full immersion di 8 giorni. Avrebbero, infatti, dovuto preparare la messa in scena di un loro testo teatrale, coadiuvati da esperti di teatro professionisti dell’Accademia teatrale “Mutamenti” diretta da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli. Si sono classificati, infatti, al primo posto, con l’inedito copione “DiscriminatiAnonimi.it” al concorso nazionale “Scrivere il teatro”, indetto nell’ambito delle attività inerenti alla celebrazione della Giornata Mondiale del Teatro 2020, organizzata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Direzione generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione in collaborazione con il Centro italiano dell'International Theatre Institute – UNESCO (ITI).

E venerdì 27 marzo, in occasione della Giornata Internazionale del Teatro, ci sarebbe dovuto essere il debutto al Teatro Eliseo di Roma. Un sogno a cui hanno dovuto rinunciare, per ora, e che è stato rinviato a quando l’emergenza Covid-19 sarà finita.

Questi giorni, inoltre, sono stati particolarmente pesanti per il “Secusio” di Caltagirone. Una prof  è stata ricoverata perché positiva al tampone. Ed è scattata un’ignobile caccia all’untore, con voci incontrollate di contagi a gogò e i ragazzi guardati con sospetto come appestati.

“Dopo la notizia di una docente risultata positiva al Covid-19, a cui vanno i miei auguri di pronta guarigione – precisa la Dirigente Scolastica -, tutti, dal personale agli alunni, hanno reagito con responsabilità, rispettando l’obbligo precauzionale del distanziamento sociale e dell’isolamento domiciliare. Sono stata costantemente in contatto con il Servizio di Epidemiologia dell’Asp di Catania e l’Amministrazione comunale per le iniziative da intraprendere, e, secondo procedura, è stata ricostruita la catena dei contatti in modo da contenere la possibilità di contagio. La scuola è stata chiusa per la disinfezione e sanificazione e tutti sono stati informati tempestivamente delle buone pratiche da rispettare. Col risultato che, passati i giorni canonici della “quarantena”, non si è registrato nessun altro contagio al “Secusio”, né il Liceo è diventato focolaio della malattia. Il mio grazie va all’alto senso civico dimostrato da tutto il personale e dagli studenti. A dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che se non ci si lascia andare all’ansia e alla depressione, ma si rispettano sé stessi e gli altri, si può vedere la luce in fondo al tunnel”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA