Confermato il divieto, nei panifici e negli esercizi di vendita al dettaglio di generi alimentari, della vendita di beni di ristorazione, di rosticceria e/o di pasticceria, ferma restando la possibilità di fornire questi prodotti solo con consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che per il trasporto.
Sì alla vendita, nei panifici, di biscotti sfusi e/o confezionati di produzione propria “con l’obiettivo di evitare disagi, specie agli anziani, e di limitarne gli spostamenti per l’acquisto di questi prodotti, nel pieno rispetto della ratio delle misure assunte per il contenimento della diffusione del Coronavirus”.
Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Gino Ioppolo, con cui si integrano i contenuti dell’ordinanza n. 32 del 13 marzo con la quale si dispone il divieto, nei panifici e negli esercizi di vendita al dettaglio di generi alimentari, della vendita di beni di ristorazione, di rosticceria e/o di pasticceria, ferma restando la possibilità di fornire questi prodotti solo con consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che per il trasporto.
Il nuovo provvedimento è fondato sulle seguenti argomentazioni: “La richiesta motivata di alcuni operatori, in particolare un panificatore del centro storico, a ciò sollecitato da numerosi cittadini, soprattutto anziani che, altrimenti, al fine di acquistare prodotti di panetteria diversi dal pane (nella specie biscotteria), si sarebbero dovuti recare in altre zone lontane; le considerazioni di altri operatori del settore alimentare, attraverso una richiesta di chiarimenti affidata alle cure di uno studio legale; la valutazione che la vendita di tali prodotti è normalmente collegata al consumo di prima necessità, soprattutto per alcune fasce della popolazione (bambini e anziani) e che non produce maggiore assembramento di utenti, trattandosi mediamente delle stesse persone”.
Pertanto l’ordinanza in questione ribadisce che: “È
vietata, nei panifici e negli esercizi di vendita al dettaglio di generi
alimentari, la vendita di beni di ristorazione, di rosticceria e /o di
pasticceria come normalmente è stato prima possibile, ad esclusione della
vendita di biscotti sfusi e/o confezionati di propria produzione”, che è,
invece, adesso consentita.
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