Pubblicato il 11/03/2020
POLITICA

Coronavirus: a Caltagirone uffici comunali chiusi al pubblico e stop al mercato del sabato



In relazione all’esito positivo (adesso in attesa della validazione da Roma) del tampone somministrato a una paziente ricoverata all’ospedale “Gravina” (il primo caso a Caltagirone), Ioppolo, nel “prendere atto” della notizia, ribadisce l’indispensabilità dell’assoluto rispetto, da parte di tutti, delle disposizioni in materia.


Sino al 3 aprile uffici comunali chiusi al pubblico (tranne che per i casi indifferibili autorizzati dal dirigente competente) e stop ai mercati, sia a quello del sabato che agli altri, per evitare il più possibile i contatti fra i cittadini e indurre tutti a rimanere a casa.


Sono le decisioni ulteriori assunte dal sindaco Gino Ioppolo in relazione alle misure adottate per la prevenzione e il contrasto al Coronavirus. Per quanto riguarda i tributi locali, come si precisa dall’ufficio Tributi, il Comune non adotterà misure coattive per il recupero delle somme risultanti dagli avvisi di accertamento e dalle ingiunzioni di pagamento e ogni chiarimento sulle istanze di rettifica e annullamento potrà essere richiesto dopo l’emergenza – Covid 19.


In relazione all’esito positivo (adesso in attesa della validazione da Roma) del tampone somministrato a una paziente ricoverata all’ospedale “Gravina” (il primo caso a Caltagirone), Ioppolo, nel “prendere atto” della notizia, ribadisce l’indispensabilità dell’assoluto rispetto, da parte di tutti, delle disposizioni in materia: “Si tratta di restrizioni che, unite alle altre, comportano sicuramente sacrifici e rinunce per tutti – afferma il sindaco – Ma sono inevitabili per prevenire ed evitare possibili contagi – Mi appello, quindi, ancora una volta, al senso di responsabilità dei caltagironesi.


E mi rivolgo, in particolare, ai giovani: siamo molto vicini alle vostre necessità e comprendiamo che per voi è giustamente importante stare insieme ad amici e conoscenti e spesso all’interno di locali pubblici. Ma questo, oggi, non è, purtroppo, possibile perché dobbiamo, tutti insieme, combattere per una causa più importante. Quindi vi invito, ancora una volta, a rimanere a casa (cosa che, ovviamente, riguarda tutti), magari riscoprendo quanto sia bello parlare e confrontarsi con i familiari, ascoltare la musica preferita e dedicarsi alle letture più congeniali”.


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