Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Chi viene fermato deve compilare un'autodichiarazione che sarà oggetto di controlli successivi. La non veridicità costituisce reato.
La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso farlo se è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. Chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 deve rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
È
sempre possibile, dunque, uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato
lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
“Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare
che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite
l’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova , la
cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà
dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle
Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con
l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false
dichiarazioni.
Invece è previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
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