Pubblicato il 18/11/2016
POLITICA

Caltagirone, è morto il sen. Francesco Parisi. Allestita camera ardente in Comune



di Giacomo Belvedere – Giusi Scollo

È morto all’età di 86 anni Francesco “Ciccio” Parisi che ha segnato, per quarantanni circa, la scena politica, amministrativa e sociale a Caltagirone, nel Calatino e nella Sicilia tutta.

Più volte assessore regionale, deputato nella XII legislatura, senatore della Repubblica nella X e XI legislatura e persino plurivotato consigliere comunale, Parisi è stato il punto di riferimento della Dc calatina, rendendosi artefice di numerosi progetti e iniziative che hanno lasciato il segno sulla crescita del territorio. Non gli riuscì tuttavia di vedere realizzato il suo sogno: elevare Caltagirone a capoluogo di provincia.

Uomo della DC e della Prima Repubblica non si ritrovò mai interamente nel nuovo scenario politico che vide la diaspora del partito cattolico. L’uscita di scena nel 1993, quando si presentò come candidato Sindaco alle comunali di Caltagirone. Si votava per la prima volta col nuovo sistema elettorale dell’elezione diretta del Sindaco. Scesero in campo, oltre a Parisi, Salvo Russo, l’attuale sindaco Gino Ioppolo e Marilena Samperi. Parisi andò al ballottaggio con la candidata di “Libera Città” Samperi ma perse, nonostante al primo turno fosse stato il più votato col 36%, rispetto al 27% della sua competitor, 25% di Russo e 10% di Ioppolo. Rimase tuttavia sempre dietro le quinte dela politica calatina fino a quando problemi di salute non lo costrinsero a lasciare gradualmente l’agone politco.

Per volontà congiunta dell’Amministrazione comunale e della famiglia, la camera ardente sarà allestita sabato 19 novembre, dalle 11 alle 15, nel salone di rappresentanza del municipio.

I funerali saranno celebrati alle 15,30, nella Chiesa dei Padri Cappuccini.
“Con lui – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo  va via una delle ultime figure di una politica ragionata e programmata. Si poteva essere più o meno d’accordo con le scelte operate, ma si aveva sempre la consapevolezza che esse fossero dettate dalla volontà di creare benessere e sviluppo. La città rimane orfana di uno dei suoi figli migliori. L’allestimento della camera ardente in municipio conclude il sindaco , deciso di concerto con la famiglia, costituisce un modo concreto per rendergli il doveroso omaggio”.

“Con la sua morte –  dichiara il presidente del consiglio Massimo Alparone   scompare un grande calatino, un uomo che ha fatto la storia della nostra città e non solo e che si è a lungo speso in tante battaglie per lo sviluppo del territorio. Sono certo che il Consiglio, alla prima occasione utile, saprà ricordarlo al meglio, riconoscendo il suo determinato e costante impegno a favore della comunità”. 

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