Pubblicato il 23/02/2020
SOCIETÀ
ph. Andrea Annaloro

Caltagirone, è emergenza demografica: più morti che nati e 2.189 abitanti in meno nel 2009-19



I dati Instat sono impietosi: Caltagirone è una città sempre più vecchia, in cui i i morti superano i nati, si fanno meno figli, arrivano meno migranti e molti residenti scelgono la via dell’emigrazione. Se a questi numeri aggiungiamo i circa 3000 studenti universitari, che formalmente risultano residenti a Caltagirone, ma che difficilmente ritorneranno a studi conclusi, il quadro diventa ancora più inquietante.


di Sebastiano Russo

Dove va Caltagirone? È irreversibile il suo declino demografico? La città registra un calo di 2.189 abitanti dal 31/12/2009 al 31/12/2019. Il fisico e ingegnere Lord William Thomson Kelvin sosteneva che “Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”. Pensando allo stato di salute di Caltagirone non si può non partire dai dati ISTAT, che in modo impietoso ci restituiscono un quadro desolante di ciò che magari percepiamo intuitivamente.


La crisi demografica che interessa l’Italia, la Sicilia colpisce anche Caltagirone in modo inesorabile. La città registra un calo di 2.189 abitanti dal 31/12/2009 al 31/12/2019: è come se un intero paese delle dimensioni di San Cono fosse sparito. Un dato inquietante è il saldo nati-morti, fino al 2011 i nati vivi superano i morti, da questa data si inverte il saldo, i morti superano i nati, con un picco negativo proprio nel 2019, registrando un saldo negativo di 408 unità.


Mentre fino al 2012 il numero degli iscritti da altri comuni superava quelli cancellati con un +42, dall’anno successivo si inverte il trend, fino ad arrivare ad un saldo di -260 al 31/12/2019. Si tratta di cittadini che hanno scelto di risiedere in un’altra città d’Italia.


Lo stesso trend si registra osservando i dati nella migrazione da paesi esteri. Mentre fino al 2018 il numero degli immigrati da altri paesi superava gli emigrati, nel 2019 si inverte il dato con un saldo negativo pari a -24. Mettendo assieme il saldo migratorio interno ed esterno al 31 dicembre 2019 mancano 284 abitanti che, sommati al calo di nascite, portano la città a quota 37.424, paragonabile a quella del 2001, anche se la struttura della popolazione ha subito un invecchiamento medio di quattro anni, passando da un’età media di 38,8 anni del 2002 a 43,6 del 2019.


L’indice di natalità (il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti) è passato dall’11,1 del 2002 al 7,4 del 2018 mentre l’indice di mortalità (il numero medio di morti in un anno ogni mille abitanti) si alza dal 7,9 del 2002 al 10,5 del 2018.


I dati parlano chiaro: Caltagirone è una città sempre più vecchia, in cui i morti superano i nati, si fanno meno figli, arrivano meno migranti e molti residenti scelgono la via dell’emigrazione. Se a questi numeri aggiungiamo i circa 3000 studenti universitari, che formalmente risultano residenti a Caltagirone, ma che difficilmente ritorneranno a studi conclusi, il quadro diventa ancora più inquietante.


È bene che la politica locale cominci a confrontarsi con la crudezza dei numeri. Non basta consolarsi con il trend regionale e nazionale che ci accomuna nello stesso destino. La sfida demografica non ammette più rinvii.

I DATI INSTAT

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