Pubblicato il 09/02/2020
AMBIENTE

Bosco di Santo Pietro, Ioppolo ordina alla Città Metropolitana di Catania di rimuovere i rifiuti abbandonati sulle S.P. 34 e S.P. 62



L’ex Provincia di Catania dovrà provvedere entro e non oltre il termine di 30 giorni dalla notifica dell’Ordinanza, del 20 gennaio scorso, alla rimozione del RSU/ rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, presenti sulla S.P. 34 e sulla S.P. 62, nei modi di legge e tramite ditte opportunamente autorizzate.


di Giacomo Belvedere

Il  sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo ha ordinato alla Città Metropolitana di Catania, ente a cui spetta la competenza sulle strade provinciali, di rimuovere e smaltire i  rifiuti depositati in modo incontrollato sulle S.P. 34 e S.P. 62, le due strade provinciali che portano a Santo Pietro.

Il Bosco Santo Pietro rappresenta il residuo di una antico querceto, il più vasto dell’Italia Meridionale, esteso un tempo fino a 30.000 ettari posizionato nel calatino ma che si spingeva fino a Gela, nel Nisseno, e Scoglitti, nel Ragusano; il bosco è famoso per le sue sugherete che hanno costituito un grosso cespite economico, nei secoli scorsi, per la città di Caltagirone.

La macchia di verde negli ultimi tempi ha subito numerosi attacchi, non solo per l’abbandono di rifiuti, ma anche per incendi che hanno devastato vaste superfici della Riserva Naturale,  prelievo irregolare e in quantità eccessiva di sughera e allevamenti abusivi.

L’ordinanza sindacale è datata 20 gennaio 2020 e fa seguito alla denuncia del 3 settembre 2019 dei Carabinieri Forestali che, nell’ambito di controlli di natura ambientale, segnalavano la presenza di rifiuti abbandonati in un sito adibito a discarica all’interno della Riserva Naturale orientata del Bosco di Santo Pietro. I Carabinieri deferirono all’Autorità Giudiziaria tre persone del posto in quanto scoperte ad abbandonare dei rifiuti nella strada provinciale 34. I soggetti furono denunciati ai sensi dell’art. 733 bis del Codice Penale per deterioramento di un sito naturale protetto.


Da un sopralluogo, svolto nell’area dal Servizio Ecologia e dal Comando polizia municipale di Caltagirone il 21 e 22 ottobre 2019, risultò che “è stato accertato che nell’area in oggetto risultano abbandonati RSU; che l’area versa in stato di degrado ambientale per la mancanza di ogni tipo di manutenzione e pulizia; che non vi è nessun controllo da parte dell’ente proprietario, con rischio di aggravamento della situazione e di pericolo per la circolazione”.


Ma, si legge nell’ordinanza, la Città Metropolitana di Catania, su cui ricade al competenza di garantire la manutenzione e pulizia delle strade e delle loro adiacenze, “non vi ha provveduto concorrendo a causare la situazione in cui versa attualmente l’area in oggetto”.


Pertanto il sindaco Ioppolo si è visto costretto ad emettere un provvedimento in cui ordina alla Città Metropolitana di Catania la rimozione, l'avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti indiscriminatamente abbandonati sull'area, nonché, il ripristino dello stato dei luoghi, provvedendo urgentemente e comunque entro e non oltre il termine di 30 giorni dalla notifica dell’Ordinanza, alla rimozione del RSU/ rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, presenti sulla S.P. 34 e sulla S.P. 62, nei modi di legge e tramite ditte opportunamente autorizzate.


In caso d'inottemperanza a quanto previsto nell’Ordinanza “si procederà all'esecuzione d'ufficio, in danno ai soggetti responsabili ed al recupero delle somme anticipate da questa Amministrazione, mediante iscrizione a ruolo delle relative somme e riscossione coatta delle stesse, fatta salva l'applicazione della sanzioni amministrative e penali previste dall'art. 50 del d.lgs. n. 267/2000 nonché a presentare denuncia alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi del d.lgs. 152/2006.


L’Ordinanza è stata notificata, oltre che alla Città Metropolitana di Catania; alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Caltagirone; alla Regione siciliana, Dipartimento regionale acqua e rifiuti; all'Amministrazione Provinciale, Settore Ecologia e Ambiente; all’ARPA Dipartimento Provinciale di Catania; all’ASL 3 Catania; al Corpo Forestale dello Stato - Comando Provinciale Catania; alla Polizia di Stato - Compartimento della Polizia stradale per la Sicilia; al Comando di Polizia Municipale del Comune di Caltagirone; al Comando Stazione Carabinieri del Comune di Caltagirone; all’Ente di governo Kalat Ambiente SRR.

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