Pubblicato il 03/02/2020
AMBIENTE
ph. Il Sette e Mezzo

La ferrovia Catania – Caltagirone non passa l’esame del rapporto annuale di Legambiente “Pendolaria 2020”



Il rapporto annuale di analisi del trasporto ferroviario in Italia è stato presentato oggi a Palermo. La tratta Catania - Caltagirone – Gela risulta poco economica, con tempi di percorrenza elevati e su un tracciato che ancora in larga parte è quello originario del 1892.


Legambiente ha presentato oggi a Palermo il rapporto annuale di analisi del trasporto ferroviario in Italia Pendolaria. Nel focus Sicilia anche le molte criticità della tratta Catania - Caltagirone – Gela, poco economica, con tempi di percorrenza elevati e su un tracciato che ancora in larga parte è quello originario del 1892. 


“Speravamo di uscire fuori dal rapporto annuale di Legambiente sullo stato di salute del trasporto pendolari in Italia, purtroppo siamo sempre dentro. Nel 2012 avevamo scelto lo slogan “fateci uscire dalla preistoria”, dopo 10 anni di protesta siamo ancora dentro la preistoria”, scrive in una il Circolo Legambiente “Il Cigno” di Caltagirone.


“I lavori di ammodernamento della tratta Catania-Caltagirone – continua il comunicato - sono stati ultimati nel 2018 con l’inaugurazione in pompa magna alla presenza del Presidente della Regione Nello Musumeci che ha confidato come il viaggio in treno stimoli gli amori di ogni età. Il suo primo bacio è avvenuto proprio sulla tratta Caltagirone – Militello al tempo degli studi al Tecnico Agrario di Caltagirone. L’on. Falcone ha assicurato la stampa affermando che il ripristino del ponte ferroviario crollato l’8 maggio 2011 è nel piano delle opere pubbliche della Regione Siciliana e che “presto” sarebbe stato cantierabile. Purtroppo ancora non si hanno più notizie da Palermo. Il ponte rimane un fantasma e la tratta ferroviaria Caltagirone – Gela rimane chiusa”.


“Oggi – conclude la nota - la scelta del mezzo ferroviario per chi da Caltagirone vuole andare a Catania è solo una scelta ideologica e non economica, un biglietto di sola andata con l’autobus costa € 6,00 mentre con il treno bisogna pagarne € 8,40. Uno stesso biglietto di andata e ritorno costa € 9,40 con l’autobus contro i 16,80 del treno”.


IL FOCUS DI PENDOLARIA SULLA CATANIA - CALTAGIRONE- GELA  - Questo il focus di Pendolaria 2020 sulla tratta ferroviaria Catania - Caltagirone - Gela

La ferrovia Catania – Caltagirone - Gela è una linea ferroviaria a binario unico che, trasversalmente, collega il versante jonico e il versante mediterraneo della Sicilia attraversando alcuni grossi centri urbani. La tratta Catania - Caltagirone è stata rimessa in esercizio a febbraio 2019, dopo due anni di chiusura per lavori di manutenzione straordinaria, ma il tracciato è ancora in larga parte quello originario del 1892 e i tempi di percorrenza elevati. Si rende necessario il suo adeguamento sia in termini di tracciato che di elettrificazione, essendo ancora utilizzato da automotrici diesel.


Nella tratta Caltagirone - Gela dall’8 maggio 2011 al km 326+600 la linea è interrotta per il crollo di un viadotto, demolito nel 2014. Dai controlli fatti è stato appurato che altri viadotti sono a rischio e necessitano di manutenzione straordinaria se non proprio la ricostruzione. Anch’essa non è stata elettrificata. Ad agosto 2018 è stato presentato pubblicamente un progetto preliminare che potrebbe contare su 90 mln di euro. Altro non è dato sapere. Il bacino d’utenza della tratta a lavori ultimati sarebbe di circa 250.000 abitanti e, una volta aperta la stazione ferroviaria nei pressi dell’aeroporto di Catania, potrebbe essere un ottimo strumento alternativo all’auto e al pullman per quanti usufruiscono dell’aeroporto.


Inoltre, il collegamento ferroviario Catania - Gela con il potenziamento della tratta Gela - Ragusa metterebbe in rete i due aeroporti di Catania e di Comiso garantendo quel servizio che chiedono i turisti, per potersi muovere nella Val di Noto con mezzi moderni all’altezza degli standard europei.


Tratta Caltagirone - Catania

La lunghezza complessiva è di 60 km. Recentemente è stata rimessa in servizio dopo oltre dieci anni di inattività dovuti al crollo di uno dei ponti sui quali insiste il tratto della ferrovia, e che aveva determinato il blocco di tutte le corse in partenza da Catania e verso Gela. Attualmente, sebbene riaperta, tale tratta non risulta assolutamente elettrificata, né tantomeno ammodernata, ciò non consente ai nuovi e moderni treni messi a disposizione di poter percorrere la tratta, restando quindi operativi, per gran parte, vecchi treni a gasolio, sporchi e rumorosi.


Non a caso, i tempi di percorrenza restano lunghi e defaticanti per gli utenti del servizio, i quali sono conseguentemente poco propensi a usufruire del trasporto su rotaia. Il tempo di percorrenza medio da Caltagirone a Catania Centrale dovrebbe essere di 1 ora e 34 minuti, in realtà, a causa di vari rallentamenti e inefficienze nel servizio, la singola corsa non ha mai una durata inferiore alle 2 ore e 30 minuti, sfiorando anche le 3 ore e oltre. 

Durante la settimana, vi sono 3 treni al giorno da Caltagirone a Catania Centrale, e viceversa. Il primo treno parte da Catania Centrale alle ore 5:38 per arrivare a Caltagirone alle ore 7:28 e ripartire verso Catania Centrale alle ore 8:00, con arrivo programmato alle ore 9:36, orario praticamente inutilizzabile per chi avrebbe necessità di recarsi a lavoro a Catania, continuando quindi a preferire le rapide corse del servizio AST e Interbus.


A ciò si aggiunga che il prezzo del biglietto è nettamente superiore rispetto al costo del bus: un biglietto di sola andata con l’autobus costa € 6,00 mentre con il treno bisogna pagarne € 8,40. Uno stesso biglietto di andata e ritorno costa € 9,40 con l’autobus contro i 16,80 del treno, il che costituisce un evidente disincentivo a utilizzare questo mezzo di trasporto. L’handicap maggiore, che di fatto mozza totalmente l’utilizzo del treno per i giovani e gli studenti fuori sede, deriva probabilmente dal fatto che la domenica non vengono effettuate corse alcune. Ciò spinge quindi la mole di studenti universitari a continuare a preferire l’autobus come mezzo per recarsi all’università o per rientrare a casa nel fine settimana.

VIDEO


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Commenta
Il tuo commento verrà pubblicato previa approvazione. Soltanto il nickname sarà visibile a tutti gli utenti.