Pubblicato il 03/02/2020
POLITICA

Caltagirone, crollo dell’immobile in via Lesina: task-force al lavoro. Il PD: “Ioppolo inadempiente”



Sono 41 persone costrette a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni dopo il crollo. Continuano a essere ospitate o in un noto hotel della città, a spese del Comune (16), o da alcuni familiari (25).


È al lavoro, al municipio di Caltagirone, una task-force, costituita dal sindaco Gino Ioppolo, “per intervenire con la massima celerità possibile con l’obiettivo – spiega il sindaco - di contenere e porre fine alle condizioni di disagio” dei cittadini da ieri l’altro costretti, dopo il crollo di un immobile fatiscente e disabitato in via Lesina (nel quartiere Madonna del Ponte, fra i più antichi del centro storico) a lasciare le proprie case per ragioni di sicurezza.


IL CROLLO - Il crollo della palazzina di due piani è avvenuto il 1 febbraio. Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili de Fuoco del Comando provinciale e del distaccamento di Caltagirone, supportate dalle Squadre USAR VVF (Urbano Search and Rescue) e Unità cinofile, che hanno soccorso due persone rimaste  bloccate su un ballatoio di un’abitazione attigua e messo in sicurezza della struttura lesionata


Intanto, a seguito dei provvedimenti di sequestro assunti dopo il crollo, le 41 persone costrette a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni continuano a essere ospitate o in un noto hotel della città, a spese del Comune (16), o da alcuni familiari (25).


AL LAVORO UNA TASK - FORCE - Il gruppo di lavoro, formato dallo stesso primo cittadino, dall’assessore al Welfare e vicesindaco Concetta Mancuso, dall’assessore ai Lavori pubblici Francesco Caristia e dai dirigenti Sebastiano Leonardi (Lavori pubblici e Protezione civile), Nello Ricupero (Urbanistica) e Renzo Giarmanà (Polizia municipale e Welfare), si è riunito anche stamani, nell’ufficio del primo cittadino.


Avviata una serie di attività di verifica tecnica e amministrativa. In programma, in tempi brevi e comunque compatibili con gli accertamenti nel frattempo disposti dall’autorità giudiziaria, la demolizione, come intervento di somma urgenza (il Comune si rivarrà poi nei confronti del proprietario), delle parti dell’immobile crollato che, ancora rimaste in piedi, sono fonte di pericolo, “per rimuovere ogni ulteriore fattore di rischio e per tutelare, quindi, la pubblica e privata incolumità”. In corso pure “attività di monitoraggio e altre iniziative relative ad altri edifici per ripristinare al più presto le condizioni di sicurezza nell’area in questione e consentire il celere ritorno a casa del maggior numero possibile di residenti”.


IL PD: "IOPPOLO INADEMPIENTE" - E sul crollo della palazzina si accende la polemica politica. Il PD di Caltagirone accusa il sindaco Ioppolo di inadempienza: “dopo l’ennesima stesura delle Direttive Generali del PRG approvate nel 2017 – si legge in una nota del circolo PD Caltagirone - la Città tutta attende i conseguenti adempimenti, ad oggi non eseguiti; l’Amministrazione Ioppolo elabora solo proclami di incarichi di consulenza per i quali non riesce a trovare le risorse economiche”.


“Gli ultimi interventi programmati nel centro storico – continua il comunicato -  sono stati voluti dalle Amministrazioni di centrosinistra (per ultimo con il piano di interventi di ristrutturazione “CER” di interi isolati abitativi, promuovendo il piano di interventi dell’IACP”. “La revisione del PRG era già nel 2011 in avanzata fase di redazione (erano state approvate le Direttive ed elaborato lo schema di Massima con proposta di delibera n. 82 del 12/11/2011), dopo….. IL NULLA”, è l’accusa del PD calatino. Che punta il dito su “chi con il Social Housing ha preferito dirottare una buona parte del finanziamento da palazzo Spataro, nella storica via Luigi Sturzo, ad un immobile della zona nuova ancora da completare e con gravi complicazioni burocratiche”.


“Questa volta - concludono i Dem - per fortuna è andata bene e non sisono registrati danni a persone, cosa che speriamo non accada mai”.

Il Pd chiede che l’Amministrazione attivi “gli Uffici competenti per elaborare un rapporto sullo stato attuale delle situazioni di maggiore degrado, avvalendosi anche del supporto delle Associazioni di categoria (Ingegneri, Architetti, Geologi, Geometri)” e rilancia la proposta del progetto delle “case a 1 euro”.

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