“Alcune disposizioni - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi - violano il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dalla Costituzione, nonché i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione".
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi ieri alle 21,30, ha
deliberato di impugnare la legge n. 19 del 28/11/2019 della Regione Siciliana,
recante “Disposizioni per la rideterminazione degli assegni vitalizi”.
All’esame del CdM, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco, c’erano ventisette leggi delle Regioni e delle Province autonome, tra cui la legge della Regione Siciliana sui tagli ai vitalizi.
Nel comunicato di Palazzo Chigi, emesso al termine del Cdm si legge che “alcune disposizioni riguardanti i trattamenti previdenziali e i vitalizi del Presidente della Regione, dei Consiglieri e degli Assessori regionali violano il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dall’art. 3 della Costituzione, nonché i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione cui agli articoli 117, terzo comma, e 120 della Costituzione”.
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