Pubblicato il 07/01/2020
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, chiude per restauri la chiesa di Santa Maria del Monte



I restauri, realizzati con fondi CEI dell'8x mille, comprendono il rifacimento dei tetti, della cupola e degli interni. le attività parrocchiali presso la chiesa di San Nicola


Da oggi - e fino a completamento lavori - chiude la chiesa di Santa Maria del Monte – ex Matrice per lavori di restauro. I lavori saranno realizzati con fondi Cei dell'8x mille, e comprendomo il rifacimento dei tetti, della cupola e degli interni. La durata prevista è di circa due anni/due anni e mezzo.


Le attività parrocchiali si svolgeranno presso la chiesa di San Nicola, adiacente all'edificio di Sant'Agostino. Lo rende noto il parroco don Mauro Ciurca.


La chiesa di Santa Maria del Monte sorge nella parte più antica dell’abitato ed era un tempo dedicata a Santa Maria Assunta. Più volte danneggiata e riedifica, la chiesa di Santa Maria del Monte, Matrice prima delle erezione della chiesa di San Giuliano come cattedrale, si trova in cima alla famosa scalinata di Caltagirone che, costruita nel 1606, soddisfaceva l’esigenza di unire direttamente la Chiesa Madre con il Palazzo di Città.


A suo interno, nella volta della navata centrale, affreschi realizzati nella prima metà dell’Ottocento dai fratelli Vaccaro e raffiguranti eroine bibliche, Rebecca, Abigail, Giuditta e Ester, prefigurazioni di Maria, la cui immagine è dipinta nella volta del presbiterio.


Pregevoli gli altari laterali: quello dedicato alla Madonna del Salterio, la cui statua marmorea è attribuita a Domenico Gagini (+ 1492), l’altare della Presentazione di Maria al Tempio con lo stemma gentilizio della famiglia Boscarelli Sturzo, e l’altare del Cristo alla Colonna, con la statua lignea realizzata nel 1592 dall’artista Paolo Nigro.


Nella chiesa è custodita la Sacra Immagine della Madonna di Conadomini, cara ai caltagironesi, a cui è dedicato il mese di maggio. Dal 1644 è invocata come Patrona della città assieme a San Giacomo. Si tratta di una tavola giunta a Caltagirone nella prima metà del 1200, dipinta da ambedue i lati: durante la novena e in occasioni particolari viene esposta l’immagine bizantineggiante di Maria SS. con in braccio il bambino Gesù; sul retro è invece raffigurato il Cristo morto che si erge dal sepolcro, con alle spalle il legno della croce.


Il titolo Conadomini nella predicazione viene spesso interpretato come corruzione di Icona Domini, Maria immagine del Signore; in realtà deriva dal fatto che l’immagine era un tempo esposta all’interno di una Cona che normalmente ospitava l’immagine del Signore (Domini).

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