Pubblicato il 02/09/2017
POLITICA

S. Michele di Ganzaria, scontro su elezione per due voti di scarto di Petta: presentato ricorso



“Due soli voti di scarto – affermano i consiglieri dell’opposizione – hanno ingenerato molti dubbi sull’esito elettorale”. Un Comitato civico ha presentato ricorso al Tar ravvisando “alcuni lati oscuri”, “molta tensione durante lo spoglio e un conteggio anomalo”.

Non si placano le acque politiche a S. Michele di Ganzaria, dopo le ultime amministrative dell’11 giugno. Il risultato al fotofinish, che ha visto prevalere il Sindaco uscente, Gianluca Petta, candidato della lista “Competenza e Determinazione – Lista civica Petta”, sul suo avversario Danilo Parasole, sostenuto dalla “Lista civica Impegno Conune – Parasole Sindaco”, per due soli voti di scarto, è di quelli che bruciano e sembrano fatti apposta per suscitare polemiche a non finire. Sono stati infatti 955 i voti ottenuti da Petta, contro i 953 di Parasole. 

Gli sconfitti si sono costituiti in un comitato cittadino e hanno presentato un ricorso al Tar,in cui chiedono “di ricontrollare le schede attribuite illegittimamente e di verificare la possibilità di ammettere al voto cinque cittadini residenti in Argentina che, venuti in Italia per la prima volta, hanno sentito il bisogno di esprimere il proprio consenso alle elezioni per il rinnovo degli organi amministrativi del Comune di San Michele di Ganzaria”. Si tratta di cittadini con doppia cittadinanza, iscritti nelle liste elettorali, ma che avrebbero votato dietro presentazione di passaporto argentino. 

Il ricorso é stato notificato ai 12 consiglieri eletti, al Sindaco e al Comune di San Michele di Ganzaria. I sostenitori “auspicano un esito positivo per rendere giustizia al voto espresso l’11 giugno”.

“La scelta di fare chiarezza sul risultato elettorale –  dichiara Danilo Parasole  credo che sia doverosa; un atto di responsabilità verso tutti i cittadini che hanno creduto e credono nella mia persona e nella lista Impegno Comune.”

Il gruppo consiliare “Impegno Comune”, composto da Danilo Parasole, Domenico Ribelle, Gabriele Gentile, Anzalone Concetta, intende dare battaglia. “Due soli voti di scarto – affermano – hanno ingenerato molti dubbi sull’esito elettorale. Pur tuttavia l’aver riportato più voti dell’attuale maggioranza ci affida un compito molto più arduo e ci obbliga oltre che a vigilare sull’attività amministrativa comunale ad essere minoranza propositiva per il bene della comunità. Non possiamo fermarci dinanzi a nessun ostacolo, ma percorreremo tutte le vie legali possibili per dissipare ogni dubbio sul risultato elettorale. Questo ci chiede il nostro elettorato, questo ci chiede il popolo unico e sovrano”.

Il  Comitato cittadino che ha presentato ricorso al Tar ravvisa “alcuni lati oscuri”, “molta tensione durante lo spoglio e un conteggio anomalo”: fatti che getterebbero ombre sul risultato elettorale. Questi gli episodi contestati: nella sezione n. 1 la porta sarebbe stata chiusa durante lo spoglio ”per il troppo rumore” che proveniva dai corridoi; nella sezione n. 5, i rappresentanti di lista sarebbero stati pregati cortesemente di allontanarsi e richiamati solo per visionare le schede ritenute nulle; nella sezione n. 3 l’urna sarebbe stata aperta durante le operazioni di voto.  

Parasole a caldo subito dopo l’esito, commentò così la vicenda: ”Ritengo doveroso ricorrere al TAR a garanzia dei 953 elettori e più per fare luce su le modalità di scrutinio. Confido nel corretto operato dei presidenti di seggio, ma 20 ore continue di lavoro, lo stress e le tensioni che si ravvisavano nei seggi elettorali hanno potuto causare delle distrazioni anche involontarie sia nella trascrizione dei voti che nell’assegnazione degli stessi”. 

La parola passa ora al giudice amministrativo che dovrà dirimere la questione. Prima udienza fissata a ottobre. 

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