Pubblicato il 13/11/2019
AMBIENTE

Acate, sequestrata discarica abusiva con rifiuti speciali pericolosi



L’area di circa 10.000 mq si trova in contrada Dirillo-Scalonazzo di Acate (RG), di pertinenza dell’attività di ripristino morfologico ambientale di cui è titolare un 46enne del luogo.


I Carabinieri del NOE di Catania, nel prosieguo delle attività di controllo nel settore delle discariche predisposta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, avviata già da diverso tempo nel territorio della Sicilia Orientale e, in particolare, nella Provincia di Ragusa, hanno recentemente operato il sequestro di un’area di circa 10.000 mq. sita in contrada Dirillo-Scalonazzo di Acate (RG), di pertinenza dell’attività di ripristino morfologico ambientale di cui è titolare un 46enne del luogo.


Nel corso della verifica della documentazione autorizzativa in possesso dalla Ditta è emerso che l’area in questione era stata autorizzata a ricevere solamente dei rifiuti provenienti dalle attività di demolizioni, costruzioni e scavi, mentre nelle ultime settimane risultano essere stati certamente trasportati e scaricati sul posto notevoli quantità di rifiuti provenienti dall’impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi di una Società di Chiaramonte Gulfi (RG).


I rifiuti trasportati viaggiavano, infatti, con documentazione descrittiva denominata F.I.R. (Formulario Identificazione Rifiuti) non conforme, in quanto il codice C.E.R. (Codice Europeo Rifiuti) attribuito dal produttore non era corrispondente alle caratteristiche del rifiuto stesso. L’ARPA di Ragusa è stata interessata per effettuare i campionamenti e le successive analisi dei rifiuti in questione.


Al termine delle operazioni il NOE Carabinieri di Catania ha eseguito il sequestro sia del sito di Acate che dell’area di stoccaggio dei rifiuti ubicata all’interno dell’impianto di trattamento di Chiaramonte Gulfi.

All’interno dell’area del sito di Acate è stata stimata la presenza di oltre 100.000 tonnellate di rifiuti sulle quali occorrerà proseguire le attività di analisi.


I responsabili legali delle due Società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa per l’ipotesi di reato di concorso nel reato di “gestione di discarica abusiva”.

Il sequestro, operato d’iniziativa, è stato convalidato dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa su conforme richiesta del Pubblico Ministero.

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