Pubblicato il 08/11/2017
POLITICA

Musumeci irritato dalle esternazioni di De Luca: “La magistratura si rispetta non si commenta



di Giacomo Belvedere

Non nasconde la sua irritazione il neo governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci per le esternazioni del deputato regionale Cateno De Luca, agli arresti domiciliari oggi per evasione fiscale di circa 1.750.000 euro. De Luca, già deputato regionale nella scorsa legislatura, è stato rieletto nelle file dell’Udc, dunque nello schieramento di centrodestra, con 5.418 voti.

La frode fiscale sarebbe stata orchestata attraverso un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori ed alla società CAF FE.NA.PI. s.r.l., riconducibile, direttamente o indirettamente, secondo gli inquirenti, a De Luca e Carmelo Saitta (anche lui ai domiciliari), e utilizzato nel corso del tempo, per porre in essere un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all’evasione delle imposte dirette ed indirette. Lo schema evasivo emerso prevedeva l’imputazione di costi inesistenti, da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del CAF FENAPI s.r.l., individuato quale principale centro degli interessi economici del sodalizio criminale.

Il deputato UDC era nelle file dei cosiddetti “impresentabili” del centrodestra, da Musumeci definiti “scassapagghiari”. Dal palco del comizio conclusivo a sostegno di Nello Musumeci. De Luca aveva annunciato l’intenzione di candidarsi a sindaco di Messina.“Sapevo già che mi avrebbero arrestato”, ha dichiarato oggi su Facebook. “Perché già certi ambienti mi avevano avvertito!”. In un video successivo il deputato dell’UDC rincara la dose e spiega di essere stato avvicinato da un misterioso personaggio “noto esponente politico”, di cui però non fa il nome, legato a suo avviso alla Massoneria e ai poteri forti di Messina, che gli avrebbe fatto i complimenti per l’avvenuta elezione a Palazzo dei Normanni, spiegandogli tuttavia che “era inutile”.

De Luca si presenta come un perseguitato dalla giustizia: “Oggi più di ieri – scrive – vi dico che anche questo procedimento finirà come gli altri quattordici: archiviati o con sentenza di assoluzione … Nei prossimi giorni saprete il perché non vogliono che io faccia il sindaco di Messina”. “Ho fatto due denunzie – aggiunge nel video – contro una parte della Magistratura e gli organi inquirenti. Lo dico chiaramente: mi possono solo ammazzare, ma continuerò a testa alta a difendere la mia dignità. Non è pensabile che in uno Stato libero, quando tu dici ai magistrati che sbagliano, ti sei sostanzialmenet scritto la sentenza di morte”.

VIDEO

LA SECCA REPLICA DI MUSUMECI – Parole in libertà che non sono piaciute affatto al presidente eletto della Regione Siciliana, che, senza fare il nome, replica seccamente a De Luca. “I provvedimenti della magistratura, alla quale rinnovo fiducia e apprezzamento – dichiara Musumeci in una nota diffusa alla stampa-, si rispettano e non si commentano. La legge vigente mette le Istituzioni al riparo da casi come quello odierno e la sua applicazione sarà garanzia di legalità”. Poi il governatore siciliano lancia un monito alla coalizione che lo ha sostenuto, in vista della formazione del nuovo governo regionale: “Se nella fase di composizione delle liste qualcuno non ha seguito i miei reiterati inviti alla prudenza, tutte le scelte che dipenderanno da me, invece, saranno improntate a questo criterio, nel rispetto delle mie convinzioni e in coerenza con la mia storia personale, a cominciare dalla formazione della giunta”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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