Pubblicato il 11/10/2019
SOCIETÀ

Nominati i coordinatori RSA Grammichele, Ramacca e Randazzo



Il compito specifico delle RSA è di fornire prestazioni sanitarie e di recupero riabilitativo: dalla valutazione del paziente, alla stesura di un piano d’assistenza individualizzato, al coinvolgimento della famiglia dell’ospite, e di conseguenza alla continuità assistenziale domiciliare.


Sono stati conferiti, ieri, con atto deliberativo, gli incarichi di coordinamento delle attività sanitarie delle RSA dell’Asp di Catania.

Gli incarichi sono stati attribuiti, al termine di una procedura d’interpello-mobilità interna, al dr. Francesco Taibba per la RSA di Grammichele; alla dr.ssa Maria Campagna, per la RSA di Ramacca e al dr. Gesuele Sciacca, per la RSA di Randazzo.

Per la RSA di Grammichele sono in corso le procedure per l’assegnazione di un ulteriore medico per 18 ore settimanali.


Le Residenze sanitarie assistite sono strutture extraospedaliere per pazienti che necessitano di trattamenti continui.

«Nella rete dei servizi territoriali - spiega il dr. Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Asp di Catania - le RSA rappresentano un nodo fondamentale sia per l’integrazione Ospedale-Territorio, sia per la continuità assistenziale, sia per il sostegno alle famiglie. Con questo atto, la Direzione Strategica ha inteso puntare al miglioramento degli standard assistenziali e del governo clinico di questi presidi, per erogare ai pazienti prestazioni sempre più sicure e in linea con le attese di cura in strutture di prossimità».


Questi presidi si integrano in maniera funzionale all’interno della rete di servizi assistenziali presenti sul territorio erogando prestazioni per pazienti che non necessitano di ricovero ma non possono essere neppure assistiti a domicilio, a causa delle loro condizioni cliniche.


Il compito specifico delle RSA è di fornire prestazioni sanitarie e di recupero riabilitativo: dalla valutazione del paziente, alla stesura di un piano d’assistenza individualizzato, al coinvolgimento della famiglia dell’ospite, e di conseguenza alla continuità assistenziale domiciliare.

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