Pubblicato il 03/10/2019
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ph. Andrea Annaloro

Caltagirone, Giornata della Memoria e Accoglienza: dai giovani un messaggio di speranza - VIDEO



Dai giovani presenti, italiani e stranieri, è venuto un messaggio di speranza e accoglienza: "Siamo tutti uguali". Il tema della Giornata, “Oltre il ricordo”, intendeva commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e ricordare le 368 vittime del naufragio al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013.

di Giacomo Belvedere

Anche a Caltagirone si è celebrata la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita  dalla legge 45/2016, per ricordare le 368 vittime del naufragio avvenuto al largo di Lampedusa il 3 ottobre del 2013.


Il tema della Giornata, “Oltre il ricordo”, intendeva commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà. Una data simbolica, quella del 3 ottobre 2013: quel giorno furono 368 le persone, tra cui bambini, donne e uomini, che persero la vita in un naufragio al largo di Lampedusa, nel tentativo di sfuggire a guerre e violenze, attraversando il Mediterraneo stipati in barconi precari.


Una delle vittime, la numero 357, su richiesta del Consiglio comunale, fu trasportata a Caltagirone e tumulata nel cimitero calatino. L’11 ottobre 2013, inoltre, 38 minori eritrei non accompagnati, scampati allatragedia, vennero temporaneamente accolti in una struttura della Caritas diocesana di Caltagirone, la Casa Alì-Mantelli (luogo per esercizi spirituali e campi estivi) della Parrocchia San Pietro, dove i minori giunsero intorno alla mezzanotte.


La Giornata è stata promossa dall’Amministrazione comunale, dalle comunità di accoglienza per adulti e minori stranieri non accompagnati del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo) - Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati) di Caltagirone, assieme ad alcune associazioni del terzo settore.


Come è ormai consuetudine, alle 8,30, c’è stato al Cimitero monumentale di Caltagirone un momento di preghiera in memoria della vittima 357, con la partecipazione di studenti e altri cittadini sensibili all’argomento.


Alle 10,30, sulla Scala di Santa Maria del Monte, dopo i saluti dell’assessore al Welfare Concetta Mancuso, gli studenti degli istituti superiori si sono incontrati con i ragazzi delle comunità di accoglienza Sprar/Siproimi di Caltagirone per promuovere il valore della vita, dell’inclusione sociale, del rispetto e della valorizzazione delle differenze, della diffusione delle buone prassi dell’accoglienza.


È stata anche l'occasione per ascoltare alcune testimonianze significative, tra cui quella del team di MEDU, organizzazione umanitaria che da tempo si occupa della violazione dei diritti umani. Gli intervenuti sono stati invitati a portare scarpe o ciabatte, che sono il simbolo delle vittime dei naufragi, alle quali sono stati legati palloncini e alcune riflessioni, testimonianze e prospettive future. I palloncini sono stati fatti volare a conclusione dell’evento. Esposti sulla Scala alcuni manufatti e disegni realizzati dai migranti ospiti delle comunità di Caltagirone, per far conoscere le attività svolte nelle comunità di accoglienza Sprar/Siproimi di Caltagirone.

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ph. Andrea Annaloro

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