Le 182 persone ancora a bordo della Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée e Medici senza Frontiere, sono sbarcate a Messina, una settimana dopo essere state soccorse in mare. I migranti ci hanno raccontato di aver subito violenze, torture e abusi sessuali e di essere stati detenuti mentre erano in Libia.
Le 182 persone ancora a bordo della Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée e Medici senza Frontiere, sono sbarcate a Messina, una settimana dopo essere state soccorse in mare.
I profughi, tra cui 14 bambini (una bimba neonata di 8
giorni) e donne incinte -, sono sbarcati all’indomani del vertice europeo di Malta
sull'immigrazione, a cui hanno partecipato i ministri dell'Interno di Francia,
Germania, Italia, Malta, Finlandia (presidenza di turno del Consiglio dell'Ue)
e la Commissione europea.
La decisione di
indicare Messina come porto sicuro è stata presa dal Viminale dopo che la
Commissione europea ha raggiunto un accordo sulla redistribuzione dei migranti
in cinque paesi dell'Ue. "I migranti ci hanno raccontato di aver subito
violenze, torture e abusi sessuali e di essere stati detenuti mentre erano in
Libia", dice Luca Pigozzi, medico della Sos Mediterranee che si trovava sulla
nave.
“Chiediamo ai leader UE -
scrivono Medici senza Frontiere -, dopo
il loro incontro a Malta, di garantire che questa sia l'ultima volta in cui uno
sbarco in un porto sicuro viene ritardato”
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