«La pagherai» e ancora «incomincia a chiederti cosa ti farò perché non puoi immaginare cosa ho in serbo per te», «avevi l’opportunità di restare serena adesso morirai d’ansia», questo il tono di alcuni tra i messaggi che il ventiseienne Cristian Savatteri, di Caltagirone, indirizzava alla ex fidanzata con la quale si era interrotta da tempo la relazione sentimentale. Appostamenti, pedinamenti, il giovane stalker si faceva trovare nei luoghi frequentati abitualmente dalla ragazza, il supermercato, la scuola e nei pressi anche della sua abitazione. Telefonate e messaggi insistenti, il cui contenuto in alcuni casi era esplicitamente minaccioso per la sua incolumità e anche quella dei propri familiari, l’hanno indotta, stanca dello stato perdurante di paure e ansia e di poter vivere con serenità la vita quotidiana, con coraggio a denunciare i fatti.
Le dichiarazioni della giovane vittima e i dettagli attendibili e senza contraddizioni, raccontati da lei ed altri testimoni, hanno convinto il P.M. della Procura della Repubblica di Caltagirone, Dott.ssa Anna Andreatta, a delegare la squadra investigativa del Commissariato di Caltagirone per ulteriori accertamenti ed acquisizioni, così nella giornata di ieri, 30 novembre 2015, è stato emesso l’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di Savatteri che da tempo in maniera ossessionata commetteva veri e propri atti persecutori ai danni della ex, la quale subiva un grave stato di timore. Per i fatti accaduti e accertati durante il corso del 2015, in conformità a quanto deciso dal Pubblico Ministero, personale del Commissariato di P.S. di Caltagirone ha dunque arrestato il giovane, tra l’altro già conosciuto dalle Forze dell’Ordine. L’arrestato è stato condotto, dopo le formalità di rito presso la Casa Circondariale di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per i delitti contro la persona di stalking e continuazione nel comportamento delittuoso (artt.612-bis, comma 1 e 2 c.p., 61 nr.2 e 81 cpv ), mentre per la ragazza sembra essere finito un incubo.
Nella giornata del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne sono stati diffusi dal Ministro degli Interni alcuni dati che raccontano «un fenomeno che per ora non si arresta ma che perde terreno» si legge nel sito del Viminale:
Le percentuali fanno riferimento all’arco dell’anno che va dal novembre 2014 al 2015 e segnano una diminuzione dei reati, una tendenza che potrà migliorare se al coraggio di chi denuncia e all’attività della Magistratura e delle Forze dell’Ordine si accompagnerà un cambiamento significativo nella cultura di quella parte della società globale che ancora indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali considera le donne soggetti come oggetti da possedere.
Giuliana Buzzone – Giusi Scollo
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