Pubblicato il 14/02/2016
CRONACA

Caltagirone, rubato pulmino alla Croce Rossa



Furto ieri  notte alla Croce Rossa di Caltagirone. Ignoti hanno rubato il pulmino in dotazione al Comitato calatino della CRI. L’associazione di volontariato espime tutta la sua amarezza, dandone notizia nella sua pagina Fb: «Triste ed impensabile, un gesto di cattiveria e delinquenza tale…  – si legge nella nota. Poche ore fa il comitato di Caltagirone della Croce Rossa Italiana ha subito il furto ha subito il furto del proprio pulmino a nove posti Fiat Ducato targato CRIA555A.  Invitiamo chi notasse qualcosa di utile a farlo presente alle autorità. Un danno non tanto economico… Ma un gesto che simbolicamente mortifica quello che un mezzo rappresenta in termini di operosità sul territorio e volontariato!».

Aggiornamento

«Certamente un gesto poco nobile». Non sa capacitarsi il Commissario locale della CRI di Caltagirone Rosario Incarbone, contattato telefonicamente. La CRI di Caltagirone aveva in dotazione un’ambulanza, un’auto e il pulmino che è stato rubato. Il mezzo era parcheggiato, assieme all’auto, negli stalli a disposizione della CRI. Il furto è avvenuto nella notte di ieri: mentre la città era intenta a vedere in Tv Sanremo o il big match Juve-Napoli, c’era chi pensava a delinquere. Nel mirino dei ladri il pulmino, mentre la macchina non è stata toccata. Un furto che non si spiega: il pulmino Ducato aveva, infatti, 25 anni e il suo valore economico era dunque minimo. Inoltre Incarbone sottolinea che il pulmino, essendo un mezzo ministeriale, non passa inosservato ed è difficile che possa essere piazzato nel mercato clandestino. Ma il suo valore era incommensurabile per i volontari, essendo «indispensabile» per il servizio che svolgevano. Faceva bene il suo lavoro nonostante l’età. «Adesso è difficile – aggiunge il Commissario – che possiamo procurarcene un altro, perché le nostre finanze non ce lo permettono». Incarbone ci tiene a sottolineare che la perdita subita non è soltanto per la Croce Rossa di Caltagirone e che «il mezzo è stato sottratto a tutta la collettività caltagironese». Ed è questo che lo amareggia di più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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