Non ci sono stati lo stillicidio di evacuazioni parziali, concesse per motivi medici, i giorni interminabili di attesa prima di arrivare allo stremo e all’ok allo sbarco. Una coalizione di paesi europei si è fatta avanti per fornire una soluzione mirata per lo sbarco e la ridistribuzione dei naufraghi. A Roma il nuovo Governo giallorosso ha impresso, senza proclami roboanti, un cambio di rotta?
di Giacomo Belvedere
Spira un’aria diversa nel Mediterraneo? Sembra di sì. Dopo solo 6 giorni si è sbloccata la vicenda della Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere con a bordo 82 naufraghi, a cui L’Italia ha assegnato il place of safety, il porto sicuro di Lampedusa, verso cui la nave si sta dirigendo. Si sta valutando se farla entrare direttamente in porto o fare il trasporto dei migranti su motovedette della Guardia Costiera.
Non si è assistito a rituale balletto delle
responsabilità, né allo stillicidio di evacuazioni parziali, concesse per
motivi medici, ai giorni interminabili di attesa prima di arrivare allo stremo
e all’ok allo sbarco. È presto per trarre conclusioni affrettate, ma pare proprio
che a Roma il nuovo Governo giallorosso abbia impresso, senza proclami
roboanti, un cambio di rotta.
Questo è stato possibile perché, invece di
mostrare i muscoli (solo con le Ong, perché nel frattempo gli sbarchi “fantasma”
non sono mai stati fermati e sono proseguiti indisturbati, in barba a tutti gli annunci di porti chiusi), ci si è seduti a un tavolo a discutere con l’Europa.
Una coalizione di paesi europei si è fatta avanti per fornire una soluzione
mirata per lo sbarco e la ridistribuzione dei naufraghi. Ieri Francia e
Germania si sono dette disposte ad accogliere ognuna il 25% dei
migranti che sbarcano in Italia.
“L’assegnazione di un luogo sicuro da parte del governo italiano entro sei giorni dal primo soccorso in mare – commenta Medici senza Frontiere - è una chiara affermazione dei valori umanitari e rappresenta un passo positivo verso una risposta più umana al dramma che continua a consumarsi nel Mediterraneo centrale”.
L’annuncio dell’ok allo sbarco ha suscitato il comprensibile entusiasmo del migranti a bordo della nave.
“Siamo sollevati perché grazie alla solidarietà dimostrata dagli stati europei, queste persone non devono più attendere a lungo nel limbo in mezzo al mare. Tuttavia c’è urgente bisogno di un meccanismo di sbarco predeterminato e sostenibile per le persone soccorse nel Mediterraneo centrale.”, dichiara Gabriele Eminente, Direttore generale MSF Italia.
VIDEO
© RIPRODUZIONE RISERVATA