Sono quattro i calatini destinatari del Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Ritorno per anni 3 (tre), che inibisce il rientro dal comune indicato ai soggetti che appartengono ad una delle categorie di persone socialmente e attualmente pericolosi per la sicurezza pubblica.
Azione a 360° della Polizia contro ogni forma di illegalità e, ogni strumento che la legge fornisce viene impiegato come azione di prevenzione dei reati.
Nell’ambito di un’intensa attività volta alla prevenzione della commissione di reati cd. “predatori”, connessi allo spaccio, traffico e produzione di sostanze stupefacenti e contro la persona in genere la Questura di Catania, lo scorso 10 settembre, ha emesso 23 provvedimenti nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi ai sensi della normativa prevista dal D. Lgs. n. 159/2011 cd. “Codice Antimafia”.
Tra i 23 provvedimenti, quattro riguardano calatini, destinatari del Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Ritorno per anni 3 (tre), che inibisce il rientro dal comune indicato ai soggetti che appartengono ad una delle categorie di persone socialmente e attualmente pericolosi per la sicurezza pubblica:
- C.N. nato a Caltagirone (CT), divieto di ritorno nel comune di GRAMMICHELE (CT) in quanto sorpreso mentre tentava di rubare materiale ferroso da una linea ferroviaria;
- V.M. nato a Caltagirone (CT), allontanato dal comune di CATANIA in quanto tratto in arresto per riciclaggio, porto di armi od oggetti atti ad offendere e, in concorso con altri due soggetti anch’essi tratti in arresto, per resistenza e lesioni al Pubblico Ufficiale.
- S.V. nato a Caltagirone (CT), divieto di ritorno nel comune di CATANIA allontanato dal comune di CATANIA in quanto tratto in arresto per riciclaggio, porto di armi od oggetti atti ad offendere e, in concorso con altri due soggetti anch’essi tratti in arresto, per resistenza e lesioni al Pubblico Ufficiale.
- S.K. nato a Caltagirone (CT), allontanato dal comune di CATANIA in quanto tratto in arresto per riciclaggio, porto di armi od oggetti atti ad offendere e, in concorso con altri due soggetti anch’essi tratti in arresto, per resistenza e lesioni al Pubblico Ufficiale.
L’azione esprime la volontà del Questore Mario Della Cioppa di incidere, con tutti gli strumenti previsti dalla legge per influire efficacemente sui responsabili di azioni delittuose o di comportamenti pericolosi.
In questo contesto, infatti, si applicano proprio le misure di prevenzione, che dopo un’analisi degli episodi delittuosi e dei suoi responsabili, attraverso specifiche prescrizioni e obblighi (diversi a seconda della tipologia della misura) vengono emesse per imporre precisi comportamenti ai destinatari delle misure e, la cui violazione comporta ulteriori azioni o inasprimenti della misura stessa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA