Pubblicato il 18/02/2016
CRONACA

Parentopoli Mineo, Aloisi e Ragusa contestano accuse della Procura. Prossima udienza 31 marzo



È  luglio 2015 quando partono cinque informazioni di garanzia emesse dal Procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera per una presunta campagna acquisti il cui fine sarebbe stato quello di andare a rinforzare le file della maggioranza consiliare che sosteneva l’attuale Sindaco di Mineo Anna Aloisi, già presidente del Consorzio Calatino terra d’Accoglienza” amministratore del Cara menenino prima che venisse sciolto in seguito all’inchiesta Mafia Capitale, il tutto in cambio di posti di lavoro ed anche di uno scranno in Giunta.

Questa mattina davanti al Gup di Caltagirone,  Salvatore Ettore Cavallaro, durante la seduta preliminare il Procuratore Verzera ha confermato la propria accusa e la richiesta di rinvio a giudizio per i reati, a vario titolo, di istigazione alla corruzione e corruzione in atti d’ufficio, oltre che per Anna Aloisi,  anche per l’ex primo cittadino Giuseppe Mario Mirata, l’ex presidente del Consorzio Sol Calatino Paolo Ragusa, il consigliere e assessore comunale Luana Mandrà e l’ex assessore comunale Maurizio Gulizia.  I fatti contestati riguardano: un posto di lavoro nel Cara rifiutato dalla fidanzata di un consigliere comunale che venne avvicinato per un cambio di casacca e la proposta di un posto da assessore a un oppositore, la Mandrà, per sostenere la maggioranza.

«L’indagine – ci disse Verzera nel corso dell’ intervista rilasciataci a luglio  nasce dalle denunce di consiglieri comunali di Mineo che hanno segnalato questa sorta di compravendita di consiglieri perché transitassero dall’opposizione alla maggioranza per consentire al sindaco di poter lavorare tranquillamente,  promesse di posti di lavoro in cambio di passaggio dalla minoranza alla maggioranza, oppure voti elettorali. Poi vi è la vicenda dell’assessore Mandrà che invece accetta di passare dalla parte del sindaco in cambio di un posto di assessore».

Aloisi e Ragusa questa mattina attraverso delle dichiarazioni spontanee, si legge nelle agenzie, avrebbero contestato la ricostruzione dell’accusa, dunque al fine di concedere l’intervento alle difese l’udienza è stata aggiornata al prossimo 31 marzo.

 

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