L’attivista pacifista Turi Vaccaro tratto in arresto lo scorso 9 marzo, mentre si svolgevano le misurazioni delle onde elettromagnetiche prodotte dai sistemi presenti all’interno della base Us Navy Nrtf, rimarrà in carcere sino all’udienza che si terrà il 1 aprile. Le accuse sono resistenza, danneggiamento aggravato e violazione del divieto di dimora, cosi ha stabilito il Tribunale di Gela. Vaccaro è uno dei simboli della lotta No MUOS, umile e pacato, l’11 novembre del 2015 dopol’ultima incursione all’interno della base Nrtf era riuscito a salire su una delle parabole del sistema di comunicazione satellitare con una sacca e un disegnino della nipotina e un martello, procurando secondo una stima degli americani un danno di circa 800 mila dollari.
“Si è appena conclusa l’udienza del processo contro il pacifista” si legge su uno dei canali informativi del Movimento No MUOS – “Sono stati ascoltati due poliziotti che hanno fornito la loro versione dei fatti. Il giudice ha confermato l’arresto e deciso che Turi dovrà attendere la prossima udienza … A Turi va tutta la nostra solidarietà. Lo stato si autoassolve per aver difeso un’opera abusiva e illegittima ma reprime le azioni del non violento“.
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