Pubblicato il 16/08/2019
RELIGIONE / DIOCESI
ph. Andrea Annaloro

Caltagirone si prepara al 450° dell'Apparizione della Madonna del Ponte



Il 15 agosto del 2022 cade il 450° dell'Apparizione. La tradizione locale racconta che il 15 agosto 1572 la Vergine col Bambino sia apparsa nel povero rione del Ponte, nello specchio d’acqua di una fonte. In vista dell'evento, ci sarà un triennio di preparazione. Lo ha annunciato il vescovo calatino mons. Calogero Peri ieri, dalla loggia di Palazzo dell'Aquila in piazza Municipio.

Tre anni di preparazione al 450° dell'Apparizione dell'immagine della Vergine in una fonte nel popolare quartiere del Ponte di Caltagirone. Lo ha annunciato il vescovo calatino mons. Calogero Peri ieri, dalla loggia di Palazzo dell'Aquila in piazza Municipio, durante la tradizionale benedizione e affido alla Madonna della Città. Il 15 agosto del 2022 cade infatti il 450° dell'Apparizione. La tradizione locale racconta che il 15 agosto 1572 la Vergine col Bambino sia apparsa nel povero rione del Ponte, nello specchio d’acqua di una fonte, appena fuori le mura della città a una bambina. L’immagine della Madonna era visibile soltanto a chi era in grazia di Dio. Un pittore presente ne fissò i tratti su una tela ancora oggi conservata nel santuario, costruito già un anno dopo l’evento per custodire la fonte e l’immagine dipinta. Dal 1777 Maria Santissima del Ponte è patrona della città di Caltagirone.


La sacra icona è stata restaurata e benedetta da Papa Francesco il 26 giugno 2013 durante l’Udienza generale del mercoledì. I lavori di restauro, particolarmente complessi e delicati, hanno messo in luce aspetti sinora sconosciuti della tela e consentito di integrare meglio le conoscenze. Con la diagnostica con i raggi ultravioletti si è potuto, infatti, rilevare un intervento importante, effettuato attorno al 1740, con il quale è stata rifatta la mano della Madonna che tiene il Bambino e ruotata parzialmente la mano di quest’ultimo. La pulitura e rimozione dello sporco superficiale depositatosi e parzialmente inglobatosi nel corso del tempo sulla superficie dell’opera hanno riportato la tela all’antico splendore.



LA FESTA - La festa ha visto un grande concorso di popolo. Il giorno della Festa, giovedì 15, la Messa dell’Aurora delle ore 5,30, presieduta dal vescovo di Caltagirone mons. calogero Peri, e la tradizionale processione per le vie del quartiere molto partecipate. La sera, dopo la Celebrazione delle 19,30, presieduta da mons. Prosper Kontiebo, vescovo di Tenkodogo nel Burkina Faso, con la partecipazione del clero, del Capitolo Cattedrale, dei fedeli e la presenza del Senato civico e delle autorità,

La Processione, che si è snodata attraverso il tradizionale percorso delle vie Cappuccini, Piazza Marcinò, Grazia, S. Giovanni Bosco, Discesa Palazzo di Giustizia, Luigi Sturzo, Piazza Municipio, dove sarà rinnovato l’Atto di affidamento della Città e della Diocesi. Il rientro nel Santuario sarà attraverso le vie Duomo, Roma, S. Pietro, Acquanuova e S. Luigi.

LA SCALA ILLUMINATA - Il 14 e 15 agosto si è rinnovato il suggestivo spettacolo della illuminazione artistica della monumentale Scala S. Maria del Monte: i 142 gradini tutti decorati con splendide maioliche) si sono trasformati in un fantasmagorico arazzo di fuoco costituito da oltre tremila “coppi” in carta multicolore, alimentati da olio d’oliva . L’evento è stato patrocinato dal Comune e dalla Regione siciliana. L'allestimento è stato curato dal maestro Enzo Ripullo e dai suoi “Angeli della Scala”.


Il 14 agosto il disegno era di Mario Amato (suoi molti dei disegni utilizzati negli anni Trenta e Quaranta): fa parte della collezione donata all’Azienda autonoma soggiorno e turismo dagli eredi dell’autore, appartenenti alla famiglia Cancemi - Campisano e raffigurava un’anfora. Si è trattato di una rielaborazione resasi necessaria per adattarlo ai 142 gradini della Scala in quanto esso era stato, invece, “pensato” per 200 gradini visto l’utilizzo, in passato, di un prolungamento della stessa Scala. Il disegno di giovedì 15 era opera di Padre Benedetto Papale (l’artista inventore ed esecutore delle celebri illuminazioni della Scala di Santa Maria del Monte come disegni figurati e policromi), e rappresentava un altare con l’immagine tradizionale della Madonna del Ponte. La sera del 15 uno spettacolo pirotecnico sulla sommità della Scala ha reso il contesto ancora più suggestivo.

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