Pubblicato il 28/04/2016
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Caltagirone: mancano cerotti microinfusori per diabetici, mamme denunciano. L’Asp risponde VIDEO



di Giuliana Buzzone e Giusi Scollo

Abbiamo incontrato tre mamme di Caltagirone preoccupate per lo stop delle forniture del materiale di consumo dei microinfusori di insulina. Un mese di sollecitazioni a tutti gli enti interessati nella questione, dicono, cadute nel vuoto. Stefania Scozzarella, mamma di una bambina di dieci anni che dall’età di quattro anni soffre della patologia del diabete di tipo 1, ci dice  che  da due mesi a questa parte non ricevono più i presidi sanitari di insulina  «con questo tipo di terapia i bambini si sentono più liberi, più autonomi per gestire la quotidianità che è abbastanza impegnativa. Questi cerotti per noi sono di vitale importanza, ci troviamo in difficoltà, chiediamo alle autorità di risolvere al più presto la situazione, non vogliamo tornare alla terapia multi-iniettiva perché non ha risvolti positivi». Margherita Gambino mamma di un bambino di dieci anni si domanda «perché questo passo indietro» e dice « immaginate i nostri bambini che possono andare ad un compleanno portando con se il proprio cofanetto con insulina, aghetti e il resto, in questa maniera lal situazione diventa più gestibile, ci sono adesso invece bambini che stanno avendo difficoltà anche a causa dell’agofobia, noi mamme ci chiediamo adesso, dove sta il problema?». «Nessuno pare ci stia ascoltando, tutto questo genera anche difficoltà emotive nei bambini » dice Veronica Chessari, mamma di una bimba di dieci anni «è una cosa che va a beneficio dei bambini, è anche molto igienico. È come se ti mettono le ali e poi mentre voli te le tolgono».

Attraverso una nota stampa il Direttore dell’ASP Giuseppe Giammanco sul ritardo nella fornitura di materiale di consumo afferma che «la questione è complessa perché eterogenea. Infatti, in base alle esigenze dei pazienti e alle prescrizioni dei medici, gli infusori acquistati nel tempo sono diversi e di diversa produzione. Fatto questo che determina non poche difficoltà, una fra le tante è stata l’impossibilità di provvedere all’acquisto dei presidi per un particolare infusore poiché la gara è andata deserta» E continua «Anche in questo caso, abbiamo attivato una procedura appropriata, con il carattere della somma urgenza, per la fornitura del materiale richiesto. È evidente che, anche in questo caso, è indispensabile uniformare procedure e presidi, fatti salvi casi particolari, in modo tale da normalizzare tempi e modalità di fornitura». Giammanco sottolinea «di essere davvero dispiaciuti per le difficoltà incontrate da diversi pazienti e dalle loro famiglie. Non abbiamo, per nulla, sottovalutato il problema, anzi la questione ci sta a cuore e stiamo tentando di dare una risposta di sistema per regolamentare procedure e forniture». Ha assicurato che nei prossimi giorni problemi, reclamati dalle mamme dei bambini che soffrono di diabete di tipo 1, saranno risolti e miglioreremo il monitoraggio delle forniture

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