Pubblicato il 13/08/2019
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ph. Open Arms

Open arms: “Siamo in pericolo. Dateci presto una risposta!” - VIDEO



Dopo dodici giorni in mare, è in arrivo una perturbazione. Evacuate ieri due donne, una di 32 anni con possibile tumore al cervello, e un’altra di 28 anni con polmonite. Un uomo di 20 anni, con un sospetto caso di TBC, era stato evacuato l’altro ieri dalla Guardia Costiera Italiana. E altre 356 persone, di cui 103 minori (il più piccolo un anno), vagano nel Mediterraneo a bordo della Ocean Viking.


“Dodici giorni in mare. Una perturbazione in arrivo. La situazione si fa sempre più difficile. "Perché non ci fanno scendere?" Non sappiamo più cosa rispondere. E l'Europa tace. Un silenzio che grida la vergogna del nostro tempo”. Si fa sempre più drammatico il diario di bordo della Open Arms, che ha ha bordo ancora 151 persone, salvate in mare nel corso di due distinti interventi di soccorso.


Ieri sono state evacuate due donne d’urgenza e portate a Malta, con i rispettivi familiari: una donna di 32 anni con possibile tumore al cervello, un’altra di 28 anni con polmonite. Un uomo di 20 anni, con un sospetto caso di TBC, era stato evacuato l’altro ieri dalla Guardia Costiera Italiana.


Nel frattempo è in arrivo l’Astral per portare gli aiuti necessari. Ieri la Ong ha twittato: “Non dimenticate: siamo in mare, non sulla terra. È pericoloso per noi. Dateci presto una risposta. Le 151 persone abbandonate nel Mediterraneo da 11 giorni mandano un messaggio all'Europa. E domani arriva il mal tempo. Vergogna.

E altre 356 persone, di cui 103 minori (il più piccolo un anno), vagano nel Mediterraneo a bordo della Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere.

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