Pubblicato il 05/08/2019
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, fra Soldatini lascia la parrocchia di S. Maria di Gesù. Fra Cammarata nuovo parroco a settembre



Fra Salvatore Soldatini è stato trasferito da Parroco della Parrocchia S. Maria di Gesù di Caltagirone a Parroco della Parrocchia S. Antonio di Padova di Bagheria. L’avvicendamento  è previsto il prossimo Settembre. Prenderà il posto di fra Soldatini  fra Stefano Cammarata, originario di Enna, giovane sacerdote dello stesso Ordine dei Frati Minori.


“Apprendiamo con un po’ di tristezza del trasferimento di fra Salvatore Soldatini da Parroco della Parrocchia S. Maria di Gesù di Caltagirone a Parroco della Parrocchia S. Antonio di Padova di Bagheria. Ogni cambiamento porta con sé inevitabilmente un margine di malinconia per la destabilizzazione delle dinamiche umane ed affettive. Ed i parrocchiani di S. Maria di Gesù lo stanno sperimentando e manifestando in questa circostanza”. Così, in una nota pubblicata sul sito della diocesi,  la Curia calatina commenta il trasferimento, dopo 8 anni di servizio pastorale a Caltagirone, del parroco di S. Maria di Gesù. L’avvicendamento  è previsto il prossimo Settembre, ma è  stato già reso noto dai superiori competenti. Prenderà il posto di fra Soldatini  fra Stefano Cammarata, 35 anni, originario di Enna, giovane sacerdote dello stesso Ordine dei Frati Minori, che – scrive la nota della Curia - “continuerà certamente con lo stesso spirito francescano e pari dedizione nel servizio pastorale il lavoro svolto da fra’ Salvatore, di cui i parrocchiani calatini hanno sperimentato con unanime apprezzamento la dedizione, la disponibilità e cordialità e la passione evangelizzatrice”.


“Fra Soldatini – continua la nota della Curia -, in questi 8 anni a servizio della nostra Diocesi, ha saputo evidentemente tessere una rete costante e garbata di relazioni e collaborazioni utili a promuovere iniziative pastorali capaci di alimentare il cammino di fede, che hanno reso bella e vitale la comunità e di tutto ciò la testimonianza è unanime. Anche la capacità di condividere col Vescovo e il clero di questa Chiesa Calatina progetti e iniziative è una eredità molto significativa che fra Salvatore ha saputo coltivare insieme alla comunità dei suoi ‘frati’, che lo hanno collaborato assiduamente con intelligenza d’amore e sincera volontà di farsi tutti ‘operai’ dell’unica vigna del Signore, che a tutti è stata egualmente consegnata nella diversità delle scelte vocazionali, ma con l’unica inesauribile ricchezza, diversità dei carismi e ministeri che lo Spirito dona instancabile in ogni luogo e in ogni tempo”.


“Il Signore, che lo ha scelto e assistito anche in questi anni ‘calatini’ – conclude la nota-, continui a consolarlo e confortarlo nel nuovo impegno a cui, per voce dei suoi superiori, lo ha chiamato. Auguriamo a fra Salvatore di portare con sé il ricordo gioioso di questo tempo di Grazia a Caltagirone, nel quale ha seminato con vivace intraprendenza e creatività”.

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