Pubblicato il 12/05/2016
CRONACA

Grammichele, progettavano omicidio arrestati cinque-giovani tra cui un minorenne



Sono stati sottoposti a fermo d’indiziato di delitto cinque soggetti tutti di giovane età, di Grammichele e Floridia, tra questi anche un minorenne, sono tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di diversi reati che vanno dal porto e detenzione illegale di armi al furto aggravato e ricettazione. Il provvedimento è stato disposto dal Procuratore della Repubblica di Caltagirone Giuseppe Verzera e reso esecutivo dai carabinieri della Compagnia di Caltagirone collaborati dai colleghi della Compagnia di Siracusa.

L’indagine condotta dall’unità operativa della Compagnia calatina ha accertato l’esistenza di un legame criminale tra i cinque che operava attraverso  rapine, furti, danneggiamenti, porto e detenzione di armi da fuoco oltre alla detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti considerati dalle Forze dell’Ordine portatori di una spiccata propensione a delinquere e una notevole pericolosità L’operazione è stata eseguita in seguito all’acquisizione di elementi, pedinamenti e osservazioni che hanno evidenziato la possibilità fosse messo in atto il piano di un omicidio nei confronti di un soggetto che ancora le indagini non hanno permesso di identificare ma che i Carabinieri presumono si tratti di qualcuno che nel territorio calatino commetteva reati infastidendo le attività criminose. Dalle indagini è emerso che i cinque, nel loro programma di avvicinare la vittima per portare a termine il proposito delittuoso, avrebbero utilizzato una moto sportiva per poi freddare la vittima con un mitra che erano intenti a procurasi. Tali ragioni hanno indotto i militari ad agire per prevenire che il fatto accadesse. Durante le perquisizioni personali e presso i domicili dei fermati le Forze dell’Ordine hanno recuperato il motoveicolo tra l’altro rubato a Grammichele qualche giorno prima ed armi.

I quattro maggiorenni Gullè Gaetano, Armeli Moccia Andra, Felice Nicolò, Buonanotte Carmelo sono stati associati al carcere di Caltagirone mentre M. J., minorenne, è stato associato al centro di prima accoglienza di Catania.

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