Pubblicato il 14/07/2016
AMBIENTE

MUOS, Riesame rimanda decisione su dissequestro avanzata da Ministero Difesa e chiede acquisizione perizia verificatori



di Giuliana Buzzone

Il quinto satellite è stato lanciato il 24 giugno manca solo una postazione geostazionaria all’appello perchè il sistema MUOS entri in attività nella sua completezza. Quest’oggi si è tenuta a Catania l’udienza presso il Tribunale del Riesame che dovrà decidere sul disseuqestro della porzione d’area della base Nrtf di Niscemi che interessa le tre parabole del sistema di comunicazione satellitare statunitense.

La Us Navy preme affinché questa faccenda si risolva al più presto possibile, lo aveva detto di recente l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips intervistato dai giornalisti nel corso della giornata dedicata all’Indipendence Day a Catania, più volte altri esponenti statunitensi come la Console Generale Colombia Barrose.

Il Tribunale del Riesame ancora una volta sollecitato dall’Avvocatura di Stato si pronuncerà, probabilmente entro la fine di luglio, sul sequestro ordinato e reso esecutivo il primo aprile 2015 dal Gip di Caltagirone su richiesta del Procuratore Giuseppe Verzera, il quale in più occasione e recentemente aveva rilasciato ai nostri microfoni la frase lapidaria «L’impianto Muos è assolutamente abusivo, la Cassazione è chiara». Sulla  decisione presa dal Cga ad inizio maggio, una doccia fredda per i No Muos, aveva detto, sollecitato da alcune nostre domande: «Le vicende sono sovrapponibili, ma non vincolanti. La sentenza del Cga si occupa di un aspetto amministrativo e prende in considerazione il potenziale inquinamento da parte della struttura, ritenendo che il Muos non sia inquinante. Noi riteniamo che invece sia stato realizzato in una località dove vi è un vincolo di inedificabilità assoluta. Noi abbiamo una sentenza della Cassazione che è chiarissima sul punto»

Verzera era oggi in aula come anche l’Avvocatura dello Stato per conto del Ministero della Difesa e il Giudice del riesame ha chiesto d’ufficio di acquisire la perizia sul Muos redatta dal collegio di verificatori su richiesta del Cga. Ci si potrebbe domandare cosa abbia a che vedere una valutazione sull’impatto del MUOS, non condivisa per altro dagli scienziati e i tecnici oltre che dagli avvocati di Legambiente, del Comune di Niscemi e del Movimento No MUOS, che è stata compilata sulla base di rilevazioni sulle onde elttromagnetiche con le ragioni del sequestro che hanno puramente a che fare con la violazione di normative e regolamenti secondo i quali, così come sostenuto dalla Procura calatina, sussite la inedificabilità nella zona in cui ricade il Muos, nonostante alcune modifiche di riperimetratura che in ogni caso, che il sito si trovasse in zona B o zona A, non avrebbero in ogni caso reso accettabile la costruzione di alcunché.

Probabilmente la richiesta di acquisizione potrebbe essere legata al fatto che il dispositivo della Cassazione, che definisce abusivo il Muos abbia citato la perizia in questione, dunque non utile ai fini della decisione ma per presa conoscenza. La Camera di Consiglio si riunirà il 21 luglio, potrebbe arrivare allora la decisione o anche no, certo è che il giorno dopo si terrà a Caltagirone l’udienza sul succitato processo a sette soggetti per violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, tra questi il dirigente Giovanni Arnone responsabile del procedimento di autorizzazione del Muos.

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