Giulia Infarinato, 20 anni di Caltagirone, studentessa di Lingue straniere presso l’Università degli Studi di Catania: le è stata diagnosticata dalla nascita una tetraparesi spastica, che non le ha impedito di volare alto e di guardare l'orizzonte oltre il limite. Giulia è stata intervistata dagli alunni della 5E del Liceo Linguistico “Secusio” di Caltagirone. Un'intervista da non perdere!
di Giacomo Belvedere
Ci sono storie che vanno assolutamente raccontate e persone che vanno incontrate, perché fanno bene all’anima e ti lasciano dentro un senso di grata meraviglia. Sono storie di persone che hanno coraggio, tenacia, energia ed entusiasmo. Storie e persone di cui abbiamo un terribile bisogno oggi, in questa Italia grigia, dove pare che nessuno sappia più alzare lo sguardo dal suo ombelico per contemplare orizzonti più vasti e respirare a pieni polmoni la vita.
Uno di questi imperdibili incontri è quello con Giulia Infarinato, caltagironese doc, 20 anni compiuti il 22 ottobre scorso, studentessa di Lingue straniere presso l’Università degli Studi di Catania, con una passione innata per l’inglese, un diploma al Liceo linguistico “Secusio” di Caltagirone in tasca e tanti sogni e progetti nella testa.
Giulia ha una disabilità motoria dalla nascita, dovuta a un parto prematuro, con una diagnosi di tetraparesi spastica che le “impedisce un po’ di cose”, come con ironia e leggerezza dice. Ma questo non le ha impedito di volare alto e di guardare l'orizzonte oltre il limite: “mi ha permesso – racconta - di fare cose pazzesche e di incontrare persone pazzesche, che senza la mia disabilità non avrei mai incontrato. Posso dire solo grazie, perché mi ha dato molto di più di quanto mi abbia presumibilmente potuto togliere”: piuttosto che essere un limite insormontabile, la sua disabilità è stata semmai uno sprone a spostare i paletti delle sue mete sempre più in là, oltre gli ostacoli e le barriere.
Giulia è stata intervistata dagli alunni della 5E del Liceo Linguistico “Secusio” di Caltagirone, nell’ambito del loro progetto multidisciplinare realizzato quest’anno scolastico “La disabilità: un valore aggiunto”, con la regia della prof.ssa S. Giurfo e di G. Grimaldi.
“Una società veramente accogliente riconosce come preziose anzianità, disabilità, malattia”, hanno scritto i ragazzi in calce al progetto, citando papa Francesco. La storia di Giulia è come l’evangelica perla di grande valore: impreziosisce la vita di chi ha il privilegio di venirne a conoscenza. Grazie, Giulia!
Giulia Infarinato nasce il 22 ottobre 1998 a Caltagirone
alla ventinovesima settimana di gravidanza. Subisce un’ipossia cerebrale,
ovvero la mancanza di ossigeno al cervello. A causa di ciò e della prematurità
trascorre i suoi primi due mesi di vita nel reparto di Terapia Intensiva
Neonatale del Policlinico di Catania. La sua nascita porta in regalo una
diagnosi di tetraparesi spastica con componente distonica. Ciò significa:
impossibilità di camminare da sola, di compiere altri semplici atti quotidiani
e di avere gli arti superiori ed inferiori estremamente rigidi. Nei primi due
anni della sua vita è stata paragonabile ad un vegetale, fatta eccezione per la
respirazione autonoma.
Nel 2000 i suoi genitori conoscono un metodo riabilitativo rivoluzionario, il metodo degli “Institutes for the Achievement of Human Potential” (Istituti per il Raggiungimento del Potenziale Umano), fondati da Glenn Doman nel 1955 e siti a Philadelphia, Pennsylvania, USA. “Devo a questo metodo – spiega Giulia - e ai miei genitori tutto ciò che sono! Grazie a otto ore di terapia al giorno svolte dal 2000 al 2006 la mia vita è cambiata radicalmente in meglio”. A due anni ha imparato a parlare contemporaneamente italiano ed inglese (che “è da sempre il grande amore della mia vita”), a tre ha imparato a leggere (“la lettura veloce imparata agli Istituti mi permette di leggere anche più libri al giorno”), a cinque ha scritto un libro di favole al computer e dal punto di vista fisico è migliorata notevolmente tanto da essere spesso scelta dagli Istituti per dimostrare ai genitori in procinto di intraprendere questo percorso i suoi progressi .
Ora cammina, se sostenuta. Dopo aver conseguito la maturità linguistica presso il liceo B. Secusio nel 2017 frequenta la Facoltà di Lingue e Culture Euroamericane ed Orientali (precedentemente denominata “Lingue e Letterature Straniere”) a Catania dall’anno accademico 2017/‘18. Ama la lingua inglese, la lettura e la scrittura ed il suo prossimo obiettivo è conseguire la laurea e successivamente diventare una docente d’inglese capace ed empatica come i docenti che “ho avuto la fortuna di incontrare nei miei anni da liceale”.
L'INTERVISTA
Intervistatrice: Shirley Perniciaro
Riprese: Nadia Salerno
Montaggio: Giacomo Grimaldi
Progetto Interdisciplinare: 5E Linguistico
© RIPRODUZIONE RISERVATA