Pubblicato il 06/06/2019
CRONACA

Catania, fermati dalla Stradale di Caltagirone mentre fuggivano a piedi in tangenziale: avevano rubato una Fiat 500



I due giovani erano poco prima fuggiti alla vista di personale della Polizia Provinciale, che era impegnato nella vicina zona del “War British Cemetery” (Cimitero dei Caduti Inglesi) nella ricerca - tramite localizzazione satellitare GPS - di un’autovettura Fiat “500”, asportata poco prima con l'aiuto di un complice.


Nei giorni scorsi, a seguito di segnalazione da parte di utenti in transito, una pattuglia del Distaccamento Polizia Stradale di Caltagirone, impegnata nel normale servizio di vigilanza del R.A. 15 (Tangenziale di Catania), ha intercettato due giovani intenti a correre a piedi trafelati lungo la corsia di emergenza.

Bloccati ed identificati, i due giovani, S. G. e G. S. S., che avevano mani ed indumenti sporchi di grasso minerale, hanno fornito versioni inconsistenti in merito alla loro presenza nel luogo.


Dall’immediato raccordo tra la Centrale Operativa Compartimentale e l’omologa della Questura etnea, si è accertato che, pochissimi minuti prima, alcuni giovani erano fuggiti alla vista di personale della Polizia Provinciale, che era impegnato nella vicina zona del “War British Cemetery” (Cimitero dei Caduti Inglesi) nella ricerca - tramite localizzazione satellitare GPS - di un’autovettura Fiat “500”, asportata poco prima.

Riunitisi con la pattuglia della Polizia Provinciale, che aveva bloccato un terzo individuo identificato per B. G., gli agenti della Polizia Stradale hanno avuto conferma che i due giovani bloccati poco prima corrispondevano a quelli datisi poco prima alla fuga.



Inoltre, da una bonifica operata nella zona boschiva in cui era maturato il primo intervento, si è ritrovata l'autovettura rubata, in via di smantellamento, nonché di altre quattro autovetture ormai smantellate (due Fiat “500”, una Fiat “500X” e una Fiat “Panda”), tutte di provenienza furtiva in conseguenza di specifiche denunce presentate nel corso degli ultimi giorni.

I tre giovani sono stati quindi accompagnati in ufficio e, su disposizione del P.M. di turno della locale Procura, deferiti in stato di libertà per il reato di ricettazione.

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