L’uomo, residente a Frosinone, aveva conosciuto la ragazza, originaria della provincia di Catania, mesi fa attraverso il web e ne era scaturita una fitta corrispondenza via social.
Ieri, in tarda serata, i Carabinieri della Stazione di Raffadali hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di un maliano 27enne, ritenuto responsabile dei reati di atti sessuali con minorenne e sottrazione di persone incapaci.
I
Carabinieri della Compagnia di Agrigento si erano già mossi, nel
pomeriggio del 3 giugno, per cercare una ragazza 13enne, originaria
della provincia di Catania, che sembrava essersi allontanata
volontariamente dal proprio paese d’origine. Le ricerche delle pattuglie
dell’Arma, continuate ininterrottamente per tutta la notte, sono
terminate ieri mattina, quando i Carabinieri della Stazione di Raffadali
hanno ritrovato la ragazza, insieme al maliano, in una abitazione del
centro storico.
Immediati gli accertamenti per comprendere cosa fosse
accaduto. Le indagini, durate tutto il giorno, hanno consentito di
accertare che l’uomo, residente a Frosinone, aveva conosciuto la ragazza
mesi fa attraverso il web e da quel momento ne era scaturita una fitta
corrispondenza via social. Al punto tale che il maliano, l’altro ieri, è
arrivato nel paese della ragazza ed assieme a lei è partito alla volta
di Raffadali, dove due suoi connazionali gli hanno fornito un appoggio
per dormire. L’uomo, che è ora accusato di sottrazione di persona
incapace e di atti sessuali con minorenne, è stato subito trasferito in
carcere, in attesa dell’udienza di convalida del fermo. I due
connazionali dovranno, invece, rispondere di favoreggiamento personale.
La ragazza sta bene ed è stata affidata ai propri genitori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA