Da Caltagirone l'Azione Cattolica lancia il nuovo Appello ai Liberi e Forti, che riprende quello con cui don Luigi Sturzo il 18 gennaio 1919 fondava il Partito Popolare. L’Appello è stato consegnato ieri al presidente nazionale ACI Matteo Truffelli in occasione dell’Assemblea diocesana e sarà successivamente consegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco.
di Giacomo Belvedere
«A 100 anni dall’Appello di don Sturzo, ci rivolgiamo nuovamente “a tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti”, “perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà”».
Riparte da Caltagirone il nuovo Appello ai Liberi e Forti. L’Appello “A tutti gli uomini sognatori e audaci. Cento anni dopo l’Appello ai liberi e forti” , che riprende quello con cui don Luigi Sturzo il 18 gennaio 1918 fondava il Partito Popolare, è stato lanciato in occasione dell’Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica che si è tenuta a Caltagirone il 23 maggio, con la presenza del presidente nazionale ACI Matteo Truffelli.
L’Appello è stato consegnato al presidente nazionale ACI Matteo
Truffelli e sarà successivamente
consegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco.
«Sturzo – ha detto Truffelli - è il punto di riferimento per i credenti che vogliono mettere il loro essere credenti, la loro fede a servizio del proprio tempo, assumendo tutte le ricchezze e anche tutte le sfide del tempo, a partire - come fece Sturzo - da quelle del territorio in cui in cui si è radicati, in cui in cui si vive, e a partire dalla consapevolezza che la politica, la democrazia, lo stesso diritto servono per chi è debole, non per chi è già privilegiato. Che è la grande lezione di Don Luigi».
«Volevamo riattualizzare l’Appello di Sturzo cento anni dopo, non limitarci a una mera rievocazione storica celebrativa o nostalgica del tempo che fu. Ma ci siamo resi conto che l’Appello è attuale di suo, parla alle donne e agli uomini di oggi» – spiega la presidente diocesana Concetta Antenucci. «Il nostro è stato un semplice “aggiornamento” alla situazione attuale. Ma le idee espresse da Sturzo cento anni fa sono ancora attualissime e profetiche e, purtroppo, inattuate ancor oggi».
«Ci rivolgiamo – si conclude l’Appello dell’AC di Caltagirone -, oggi come 100 anni fa, a tutti gli uomini che con audacia vogliono continuare a sognare, a quanti credono ancora che la patria possa contenere preservare il giusto senso dei diritti e degli interessi nazionali con un sano internazionalismo, a quanti a quanti vogliono riscoprire le virtù morali del popolo italiano, perché si possano costruire un’Italia e un’Europa, in cui non soffi il vento gelido della paura, dell’odio e degli egoismi, ma abbiano cittadinanza i sogni e speranze di tutte le donne e tutti gli uomini sognatori e audaci».
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