Pubblicato il 08/05/2019
CRONACA
Moon Bird, l'aereo della Sea Watch

Un centinaio di naufraghi alla deriva: nessuno li salva ma vietato alla mare Jonio di intervenire



La segnalazione stamattina da parte di Alarm Phone. La Guardia Costiera libica non risponde agli appelli. Mare Jonio pronta a salvarli, ma il gommone si trova in acque libiche dove le è impedito intervenire. Stessa sorte per altri 80 naufraghi: sono in acque libiche, ma la Libia non interviene.


Se non li vedi, non ci sono. Come il malcapitato della parabola evangelica del buon samaritano: il sacerdote e il levita fingono di non aver visto e passano oltre. Ma in questo caso c'è un'aggravante, rispetto al racconto evangelico: si impedisce al samaritano di soccorrere la vittima. Circa 150 naufraghi, sono alla deriva nel Mediterraneo, su un barcone col motore in avaria, che fa acqua e rischia di affondare, ma nessuno si muove per salvarli. Altri 80 sono stati avvistati da Moon Bird, l'aereo della Ong Sea Watch. Stessa sorte: nessuno interviene. Peggio: si impedisce alla mare Jonio, che si trova a circa 100 miglia, di intervenire. È politica pilatesca di chi a parole dice di voler impedire le morti in mare, criminalizza le Ong e, di fatto, cinicamente, si volta dall’altra parte e non vede. Quei migranti sono semplicemente invisibili.


Stamane Alarm Phone, il soccorso telefonico che supporta i naufraghi nel Mediterraneo, ha segnalato al MRCCdi  Roma che un natante con circa 150 persone a bordo, tra cui molte donne e bambini, era in avaria, alla deriva e a rischio affondamento. Il natante che stava imbarcando acqua da una falla e si trovava in acque territoriali libiche, dove alla mare Jonio è vietato entrare: “Siamo a quasi 100 miglia – è l’appello drammatico - e si trovano in acque libiche. Abbiamo dato comunque disponibilità a intervenire con mare Jonio. Salvateli!”.


Le autorità di Roma, La Valletta e Tripoli sono state informate, ha twittato stamane Alarm Phone: “A bordo urla e panico. I migranti stanno usando vestiti per cercare di bloccare il buco. Urge soccorso immediato!”. I tweet seguenti sono un bollettino di guerra: “Non riusciamo più a metterci in contatto con la barca. L'ultima comunicazione é stata alle 13.49 e ci hanno informato che due persone sono svenute e sono in condizioni mediche critiche. La c.d. Guardia Costiera libica non reagisce più alle nostre chiamate”.


E ancora: “La c.d. Guardia Costiera libica continua a non essere raggiungibile. Alle 16.12 la Guardia Costiera italiana ci ha detto di non avere informazioni sul caso e ha chiuso la conversazione. Non riusciamo più a contattare la barca”.


Un’ultima segnalazione, alle 19 circa,  è di Moon Bird, il velivolo dell’Ong tedesca Sea Watch e della svizzera Humanitarian Pilot Iniziative (HPI), grazie al sostegno della Chiesa Evangelica tedesca, dall’aprile 2017, sorvola e monitora i soccorsi nel Mediterraneo per facilitare le operazioni di salvataggio, velocizzando le segnalazioni per aiutare dal cielo le navi di soccorso. L’aereo ha avvistato un gommone con a bordo circa 80 persone a 45 miglia al largo della Libia. I centri di soccorso sono già stati informati. La mare Jonio è vicina e pronta ad intervenire ma non ha ricevuto comunicazioni ufficiali. Questo è l'opposto della coordinazione delle operazioni di salvataggio, è il commento amaro di Sea Watch.

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