Pubblicato il 16/04/2019
RELIGIONE / DIOCESI
ph. Il Sette e Mezzo

Settimana Santa: mons. Peri: «La Vita sconfigge la morte»



«Dalla forza incontenibile di una pietra ‘ribaltata’ – dice mons. Peri - riesplode la Risurrezione del Signore che proclama il primato prepotente della Vita che sconfigge la morte e ogni oscurità e violenza, che sembrano continuamente insidiare le speranze degli uomini, specialmente dei più poveri e disperati».


Il rito della benedizione delle Palme e dei rami di ulivo di domenica scorsa 14 aprile, che rievoca liturgicamente l’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme “a dorso d’asino”, ha visto radunati in Cattedrale attorno al Vescovo Mons. Calogero Peri, in festosa corona, i giovani rappresentanti di tutte le Comunità della diocesi a cui è stato consegnato il documento sinodale di papa Francesco “Christus vivit”, esortazione apostolica conclusiva del Sinodo, che traccia la via e le tappe per seguire il Signore che viene a salvarci. Il rito delle Palme è il primo passo che introduce alla grande Settimana che culminerà a Pasqua nel gioioso sciogliersi delle campane che annunciano la Risurrezione del Signore. Settimana intensa di celebrazioni liturgiche e richiami spirituali di una tradizione ricca di memorie e suggestioni. 


In comunione con la Chiesa sparsa in tutta la terra mons. Calogero Peri, presiederà in Cattedrale i solenni Riti Liturgici, che ogni comunità, con tempi e modalità diverse, è chiamata a vivere nella consapevolezza che il Grande mistero del Risorto si fa verità perenne in ogni angolo della terra, come in ogni risvolto della vita e della storia.


«Dalla forza incontenibile di una pietra ‘ribaltata’ – dice mons. Peri - riesplode la Risurrezione del Signore che proclama il primato prepotente della Vita che sconfigge la morte e ogni oscurità e violenza, che sembrano continuamente insidiare le speranze degli uomini, specialmente dei più poveri e disperati. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è il tuo pungiglione, canta la liturgia di Pasqua, per raccontarci ancora una volta che gli orizzonti della Speranza non hanno confini».


I RITI LITURGICI

Nel Giovedì Santo, 18 aprile, alle ore 10.00, dopo la solenne processione d’ingresso che muoverà dalla Chiesa di Sant’Agata, sarà celebrata in Cattedrale la Messa Crismale per la consacrazione degli Olii Santi con la partecipazione del Presbiterio e del popolo santo di Dio.

I giorni del Triduo Pasquale saranno così scanditi:

Giovedì Santo, alle ore 16.30, il Vescovo presiederà la Messa “In Coena Domini” con il Rito della Lavanda dei piedi, eccezionalmente presso la Comunità di accoglienza di Borgo Ventimiglia dell'Associazione Casa Famiglia Rosetta, perché sia reso più evidente il significato del servizio a favore degli ultimi e dei più bisognosi.

Anche in Cattedrale, alle 18.30, sarà celebrata l'Eucaristia per richiamare il Mistero della Presenza reale del Signore nell’Eucaristia, che rimarrà esposta fino a mezzanotte all’adorazione solenne nei tradizionali “Sepolcri”;


Venerdì Santo, 19 aprile, alle ore 16.30, il rito liturgico della Commemorazione solenne della Passione del Signore e Adorazione della Croce, precederà la processione del Cristo Morto, momento di fede e devozione popolare, che, come in tutti i luoghi segnati dalla fede cristiana, viene vissuto con tradizioni diverse e suggestivi momenti rievocativi;

Sabato Santo, 20 aprile, alle ore 22.30, la Veglia Pasquale concluderà col gioioso suono delle campane il grande silenzio del lungo cammino quaresimale.

Domenica di Pasqua, 21 aprile, alle ore 11.00 la Messa Pontificale.


«La Pasqua è mistero di Fede per i credenti e per una Chiesa chiamata a farsi ‘anima del Mondo’, e compagnia di ogni percorso umano – continua il Vescovo mons. Calogero Peri -; ma si fa anche annuncio certo di futuro e impegno di comunione e solidarietà per ogni uomo di buona volontà, che non voglia rassegnarsi alla paura del nihilismo e del non-senso. I figli della Risurrezione lo sanno bene e lo gridano "sino agli estremi confini della terra"». 

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