Pubblicato il 03/04/2019
CRONACA

Blitz antiterrorismo, arrestati 4 esponenti estrema destra per tentato omicidio - VIDEO



I quattro sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di tentato omicidio aggravato e continuato e produzione di aggressivi chimici.


Questa mattina, i carabinieri del R.O.S., supportati da militari dei Comandi provinciali Carabinieri di Torino e Cuneo, hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo antiterrorismo, nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti, a vario titolo, responsabili di produzione e detenzione di aggressivo chimico del tipo ricina (sostanza velenosa dagli effetti mortali per l’uomo), tentato omicidio aggravato e continuato, tentata fabbricazione di arma da fuoco clandestina.



I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa avviata nel 2018 dal R.O.S. che ha consentito di raccogliere significativi elementi che permettono di dimostrare le responsabilità dei quattro indagati vicini agli ambienti di estrema destra.

Le indagini, avviate nell’ottobre 2018 sotto la direzione della Procura della Repubblica di Torino – Dott.ssa Manuela PEDROTTA, a seguito del tentativo di acquisto di una pistola modello “Liberator” in polimeri realizzabile con una stampante 3D da parte di uno degli indagati, hanno consentito di ricostruire il quadro complessivo delle attività delittuose commesse o pianificate dai quattro soggetti.


I quattro avevano tentato l’acquisto di un’arma clandestina modello Liberator da stamparsi in modalità 3D; avevano acquistato tutte le apparecchiature necessarie a costituire un laboratorio clandestino per la lavorazione dei semi di ricino e per la produzione di sostanze stupefacenti di tipo sintetico; avevano sintetizzato la molecola di ricina in purezza che intendevano utilizzare per commettere l’omicidio di due soggetti italiani per vendicarsi del fatto che si fossero fidanzati con ragazze di cui gli indagati si erano invaghiti. Già il 10.11.2018 avevano tentato di commettere l’omicidio di una delle due vittime, durante la festa di CasaPound Torino - denominata BloccoParty 2018 - al circolo Asso di Bastoni di Torino via Cellini 22, versando una dose di ricina all’interno di un bicchiere contenente vodka poi offerto all’ignara vittima. L’evento non ha avuto effetto perché la ricina non si è diluita completamente e si è depositata sul fondo del bicchiere essendo stata mescolata con un liquido a forte base alcolica, ma la vittima ha accusato, a distanza di due giorni, fortissimi dolori allo stomaco con attacchi di vomito. Gl arrestati avevano anche pianificato un’attività di vendita su larga scala della ricina e dello stupefacente sintetico utilizzando piattaforme online sul deep web, il lato oscuro della rete, in cui c'è tutto quello che non è monitorabile sul Web, con un elevatissimo livello di anonimato. La navigazione non viene filtrata o monitorata dai cosiddetti motori di ricerca tradizionali come “Google” ad esempio.



L’attività investigativa aveva già consentito, in data 21.12.2018, di rinvenire e sequestrare, all’interno del laboratorio clandestino realizzato nel garage dell’abitazione di uno degli indagati, in Bra (CN), alcuni contenitori con sostanze liquide e solide riconducibili alla lavorazione dei semi di ricino; per tali motivi il soggetto era stato arrestato in flagranza di detenzione di ricina (ex art. 10 legge 496/1995). Il materiale solido e liquido sequestrato è stato analizzato dal consulente tecnico nominato dall’Autorità giudiziaria che ha rilevato la presenza di ricina all’interno dei campioni prelevati.

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