Pubblicato il 02/04/2019
POLITICA

Caltagirone, sì al regolamento sul baratto amministrativo



Si tratta di forme di collaborazione dei cittadini con l’Amministrazione per la cura, il recupero e il miglioramento dei beni comuni urbani, rispetto alle quali sono contemplati, per un periodo limitato e definito, riduzioni o esenzioni dai tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. In apertura, un minuto di silenzio in memoria del compianto Fabrizio Brillantino.


Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato all’unanimità il regolamento sul Baratto amministrativo, vale a dire l’insieme delle forme di collaborazione dei cittadini con l’Amministrazione per la cura, il recupero e il miglioramento dei beni comuni urbani, rispetto alle quali sono contemplati, per un periodo limitato e definito, riduzioni o esenzioni dai tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. Il regolamento ha pertanto visto la luce così come da volontà unanime manifestata dalla stessa assise il 20 ottobre 2016, con l’ok a una mozione dei consiglieri d’opposizione, ma condivisa da tutti gli altri gruppi, e come da proposta di regolamento varata dalla Giunta municipale nel febbraio 2017.


I benefici, a fronte degli interventi di riqualificazione o valorizzazione del territorio effettuati (pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze e strade, ovvero attività di decoro urbano, recupero e riuso di aree e immobili inutilizzabili), saranno concessi prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute e ai cittadini in condizioni di disagio economico.


Si sono espressi a favore del provvedimento, sottolineandone soprattutto la valenza sociale per la tutela delle fasce deboli, il presidente della I Commissione Luca Distefano (cui è stato riconosciuto il merito di avere impresso un’accelerazione alla trattazione dell’argomento), il vicesindaco Sergio Gruttadauria, Cristina Navarra, Vincenzo Gozza (che ha però chiesto di approfondire gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro), Sergio Domenica, Aldo Lo Bianco, Valentina Messina, Marco Failla, il presidente dell’assise Massimo Alparone, Maria Di Costa, Mario Polizzi, Giuseppe Carnibella, Simone Amato e Andrea Bizzini.


Il civico consesso ha poi trattato alcune interrogazioni: di Giuseppe Carnibella “per il restauro conservativo o altro intervento che ridia decoro all’edicola votiva nel largo Croce di San Giacomo” e “per l’eliminazione dei pericoli connessi all’avvallamento della strada fra la via Stazione Isolamento e la via Signore del Soccorso”; di Simone Amato “per il completamento della strada comunale via Nicolò Barrano e di parte della via Antonino Barbara”, e di Margherita De Caro sulla pulizia delle aree pubbliche e, in particolare, “sulle lacune del servizio di spazzamento manuale e scerbatura”. Ha risposto il vicesindaco Gruttadauria, annunciando come “prossimi” gli interventi del caso.

In apertura l’assise, dopo avere osservato, su proposta di Aldo Lo Bianco, un minuto di silenzio in memoria del compianto Fabrizio Brillantino, il ceramista e maestro presepista prematuramente scomparso, aveva puntato i riflettori, attraverso una serie di comunicazioni, su numerose tematiche: risorse per il trasporto dei disabili e “carenze della sanità locale” (Cristina Navarra); “perduranti, critiche condizioni di pulizia nel borgo di Santo Pietro” (Sergio Domenica); titolarità sulla rete del metano (Simone Amato); unità operative Turismo e Museo della Ceramica (Aldo Lo Bianco); “mancata nomina, dopo 21 mesi, dell’assessore alla Cultura” (Marco Failla); pericoli per i pedoni nei pressi del monumento a Gualtiero (Andrea Bizzini) e sui servizi educativi indicati in via Taranto (Maria Di Costa). Il vicesindaco Gruttadauria, rispondendo alle sollecitazioni, si era soffermato sulle iniziative “assunte o in programma, da parte dell’Amministrazione, per risolvere le problematiche in questione”.

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